Dal ponte di Genova al viadotto di Avellino, proteste e accuse. Ecco cosa succede

Nuove pesanti accuse nei confronti di Autostrade e dei suoi dirigenti e tecnici che avrebbero dovuto occuparsi della manutenzione. Sia per il crollo del ponte Morandi a Genova, il 14 agosto (43 vittime) che per la caduta di un pullman da un viadotto ad Avellino nel 2013 (40 vittime). Protestano gli sfollati genovesi (nella foto in alto), e la Finanza consegna in Procura un elenco di nomi di presunti responsabili.

Secondo quanto scrive Repubblica i problemi al ponte Morandi di Genova erano noti da anni, addirittura dal 2015, anno in cui la direzione manutenzioni aveva proposto il “retrofitting”. Misura diventata “urgente” solo tre anni dopo quando, probabilmente, era troppo tardi. Sul Morandi l’unico grosso intervento strutturale era avvenuto 22 anni prima.

LA TRAGEDIA DI AVELLINO

E un’altra tegola arriva addosso alla società Autostrade controllata dal Gruppo Benetton messa sotto accusa ad Avellino per l’incidente del 28 luglio 2013 quando un bus senza freni cadde dal viadotto Acqualonga della A16 causando la morte di 40 persone. I periti del tribunale hanno stabilito che se la barriera new jersey fosse stata correttamente manutenuta, l’autobus non sarebbe precipitato. Un’accusa pesante, sempre quindi di scarsa manutenzione. Quaranta morti ad Avellino e 43 a Genova, vite che forse si sarebbero potute salvare spendendo qualche soldo in più nella manutenzione.

Il viadotto da la quale precipitò un pullman ad Avellino

LA PROTESTA DEGLI SFOLLATI A GENOVA

Nella mattinata di ieri 4 settembre si era svolta a Genova la protesta degli sfollati al grido di “rispetto-rispetto” dalle tribune del Consiglio regionale. Una cinquantina i manifestanti. Al termine dell’intervento del commissario per l’emergenza Giovanni Toti hanno manifestato la loro rabbia gridando “Veniamo prima noi delle imprese, veniamo prima noi della viabilità, ci siamo prima noi, vogliamo la casa!“. “Abbiate la stessa considerazione che avete avuto per Ansaldo Energia”, ha gridato una donna.

LA LISTA DEI 13 NOMI

La rabbia degli sfollati è stata placata dall’intervento del sindaco Marco Bucci: “Vi capisco, ma dobbiamo cercare di lavorare insieme”. E sulle case precisa: “Pensavamo di dare una casa agli sfollati di ponte Morandi entro novembre, invece probabilmente ci riusciremo entro fine settembre”. La Guardia di Finanza ha intanto consegnato alla procura del capoluogo ligure un elenco di persone che potrebbero avere avuto responsabilità per il crollo di ponte Morandi. Sono 13 nomi di coloro che si sono occupati del progetto di ristrutturazione del viadotto dal 2015, ma potrebbero diventare 25 se i magistrati decidessero di andare indietro nel tempo. Lo hanno scritto ieri vari quotidiani. 

Il ponte Morandi di Genova spezzato, subito dopo il crollo del 14 agosto 2018

 

Photo credits: Twitter

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