Palazzo Venezia, presentato il restauro della fontana “Venezia sposa il mare”

E’ stato appena inaugurato nel prestigioso e storico Palazzo Venezia, a Roma, il restauro intitolato “Venezia Sposa il mare” dell’opera settecentesca del maestro scultore Carlo Monaldi. Un intervento reso possibile grazie anche all’impegno economico dell’azienda Rigoni di Asiago, gruppo italiano la cui produzione è attenta alla sostenibilità e al biologico ma che è anche attivo in ambito culturale e sociale.

“La natura nel cuore di Roma”. Con questa frase si identifica l’operazione culturale che ha portato una società come la Rigoni di Asiago, leader nel settore della produzione biologica del miele e delle confetture di qualità, a impegnarsi per far tornare all’antico splendore la fontana Venezia.

E’ un capolavoro dello scultore settecentesco Carlo Monaldi, realizzato per volere dell’ambasciatore veneto Barbon Morosini che si trova al centro del suggestivo giardino interno del palazzo storico. Il restauro è stato fortemente voluto sia dal Polo Museale del Lazio, dal direttore Edith Gabrielli, che dalla Direzione di Palazzo Venezia, Sonia Martone.

L’intento è quello della riappropriazione culturale di questo magnifico luogo da parte della collettività. Il progetto è partito da lontano: nel 2016 infatti è stato restaurato il giardino interno, che precedentemente era stato destinato a parcheggio. Ora la possibilità di visitare, oltre al Museo, anche il giardino con la fontana  rappresenta per il turista un momento di riposo avvolto da arte e cultura.

I lavori sono durati sette mesi, durante i quali non si è interrotta la comunicazione “culturale” con i romani e con i turisti: sono state infatti raccontate e rese visibili le varie operazioni dei professionisti sia sul posto che attraverso una webcam che trasmetteva in tempo reale su una piattaforma web dedicata.

Le attività non si sono limitate alla pulitura e all’integrazione della materia, ma anche alle analisi e ai prelievi per comprendere la reale efficacia delle azioni svolte nei tempi passati. L’opera infatti si trova all’esterno dell’edificio ed è stato fondamentale analizzare le condizioni legate al luogo, al sistema ambientale, ai fattori di deterioramento per inquinamento e per esposizione agli agenti meteorologici.

Soddisfazione per il risultato anche in casa Rigoni di Asiago, non nuova a iniziative del genere: nel 2015 infatti l’azienda ha sostenuto l’intervento di recupero dell’Atrio dei Gesuiti, ovvero l’entrata storica del palazzo di Brera a Milano e nel 2017 il restauro della stagua di San Teodoro nel Palazzo Ducale di Venezia.

“Con questi lavori”, ha spiegato l’amministratore delegato Andrea Rigoni, “abbiamo voluto contribuire a ridare il giusto valore a un monumento e a un luogo che da sempre rappresentano il legame tra il Veneto e la Capitale. Siamo convinti che le aziende abbiamo il dovere di restituire al territorio quello che il patrimonio culturale dell’Italia ci offre in termini di bellezza e notorietà nel mondo”.

La Fontana Venezia potrà essere visitabile tutti i giorni dalla mattina al tramonto.

Photo credits: Ufficio stampa LV, Laura Adami

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