Sondaggi: cresce la Lega e cala il M5S. E Berlusconi attacca

Gli ultimi sondaggi, realizzati da Ipsos per il Corriere della Sera, registrano la crescita della Lega a quasi il 34%. Cala invece il M5S, al 28%, che non sembra aiutato dal varo della manovra sul reddito di cittadinanza. Stabile il Pd, che non riesce più a risalire dal baratro del 17%. Sono questi i dati che emergono in questo inizio di ottobre 2018, a 7 mesi dalle elezioni politiche del marzo scorso. L’attenzione è, politicamente parlando, sull’economia e i conti pubblici. Ieri 5 ottobre la Commissione europea ha bocciato sonoramente le idee del governo per la prossima legge di Bilancio e lo ha fatto inviando una lettera firmata dal Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici e dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. Palazzo Chigi nega che si tratti di una “bocciatura”. E si appresta ai negoziati, “dialoghi costruttivi”.

I RISULTATI PARTITO PER PARTITO

La Lega viene data al 33,8%, in crescita dello 0,3% rispetto a settembre. Forza Italia al 7,8%. Fratelli d’Italia perde invece terreno, assestandosi al 2,4%. Il dato più interessante è quello che riguarda i grillini: se un mese fa il M5S era dato al 30%, ora è sceso al 28,5%. Una cifra inferiore anche a quella registrata a giugno e ben quattro punti percentuali in meno delle politiche di marzo. Il Pd, invece, non si smuove dal suo 17% nonostante i dibattiti feroci all’interno del partito. In questo contesto si inserisce l’intervento a gamba tesa di Silvio berlusconi nel dibattito politico. “Non vorrei che a Salvini fosse venuta l’idea, avendo il pensiero erroneo di aver quasi sottomesso i Cinque Stelle, di andare avanti e presentarsi l’anno prossimo alle elezioni con loro” ha detto il Cavaliere alla convention di Forza Italia di Milano il 5 ottobre.

L’INTERVENTO DEL CAVALIERE

“Non credo a quello che alcuni di noi paventano. Mi auguro che andando avanti Salvini si renda conto che non è possibile sommare il nostro programma con quello del Movimento”, ha aggiunto. Il numero uno di Forza Italia torna dunque sulla questione dell’incompatibilità politica tra centrodestra e M5s. E afferma che “non passerà molto tempo che gli imprenditori del Paese, in particolare del Nord, si accorgeranno come questa Manovra di bilancio sia nemica delle aziende e dell’Italia. Salvini sta facendo il contrario di quanto promesso, tutto salterà per aria, si dovrà andare a nuove elezioni e il centrodestra avrà la maggioranza assoluta”. Proprio a proposito del centrodestra, Berlusconi ha sottolineato l’importanza delle elezioni regionali. “Abbiamo la certezza che il centrodestra si presenterà unito. Abbiamo avuto un incontro molto positivo con Matteo Salvini e Giorgia Meloni e abbiamo anche individuato chi deve proporre il primo nome di candidato in ogni Regione. Ci presenteremo uniti come abbiamo fatto in Sicilia, Molise e Friuli Venezia Giulia”.

REDDITO E NASCITA DEL GOVERNO

Il reddito di cittadinanza per Berlusconi è “una barzelletta, al massimo potrà usufruirne un milione di persone, ma lo hanno venduto come la fine della povertà”. “Basta fare i conti: con un reddito di 780 euro al mese. È gravissimo non avere nel Def quello che ci dovrebbe essere. Noi ci saremmo aspettati che ci fossero le misure che noi avevamo ben individuato necessarie per far ripartire l’Italia. Manca qualunque riduzione delle tasse qualunque misura per dare lavoro ai giovani”.”Presto il governo salterà” – intervistato da Alessandro Sallusti, Berlusconi è poi tornato sui giorni della nascita del governo -: “Abbiamo detto di sì per responsabilità nazionale. Altrimenti si sarebbe andati a nuove elezioni, con gli italiani in vacanza e avrebbero lasciato una situazione ancora più deteriore del 4 di marzo. Speravo che nel confronto con il M5s la Lega si sarebbe resa conto di che compagine sono i Cinque Stelle, con i vizi del comunismo e in più il dilettantismo e l’ignoranza”.

Photo credits: Twitter 

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