Spara contro il casellante e sfreccia via, caccia all’uomo sull’autostrada

Un uomo a volto coperto, con indosso una maschera, dentro una Mercedes scura, risultata poi rubata qualche giorno prima, ha sparato un colpo di arma da fuoco, si presume con un fucile, contro un casello all’uscita autostradale di Pontremoli, in Toscana. Il casellante è illeso, ma è stato ricoverato in ospedale sotto shock. È avvenuto ieri 6 ottobre. Il casellante ha riferito ai primi soccorritori che non appena ha capito cosa stesse accadendo è riuscito ad abbassarsi e quindi a non restare ferito mentre l’auto sfrecciava forzando le sbarre dell’autostrada. Dei due minuti di terrore al casello autostradale di Pontremoli restano i colpi sul tetto del casotto, la sbarra spezzata e una confusione tremenda nella testa del casellante.

Da quel che viene fuori dalle prime ricostruzioni, secondo il quotidiano Il Tirreno, lo sparatore, che arrivava sulla Mercedes dall’autostrada, si era diretto inizialmente sulla pista del pagamento automatico. Il casellante aveva iniziato il suo turno non molto tempo prima. Il conducente lo vede, sterza all’improvviso ed entra nella corsia dove c’è il casello a pagamento. Ha il fucile tra le gambe. Il colpo è solo uno. Ed è diretto al tetto del casotto. Parrebbe, ma il condizionale va usato, che non abbia sparato per colpire. Sulla struttura tanti segni, segno che l’arma era caricata a pallettoni. Un colpo solo, tanti pallini. E quella faccia coperta da una maschera da scheletro che difficilmente il casellante dimenticherà. La macchina era stata rubata qualche giorno prima a un professionista di Pontremoli. Una Mercedes nera, scura, una classe B. Sparita da casa, ma dopo la denuncia non c’erano più state notizie. Fino a ieri alle 19, quando è riapparsa. L’auto è stata subito segnalata in transito verso il Passo della Cisa e Brattello, tutte le forze dell’ordine sul territorio sono state immediatamente allertate ed è cominciata una caccia all’uomo. Non è ancora chiaro perché l’automobilista avrebbe sparato. Gli accessi alla città sono controllati dalle pattuglie. La ricerca si è estesa a tutta l’Italia centrale.

Photo credits: Twitter

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