Desirée, morta a 16 anni, “drogata e violentata” a Roma. Salvini a San Lorenzo

AGGIORNAMENTO ORE 13:26 – Il ministro dell’interno Salvini è stato contestato al suo arrivo a San Lorenzo al coro di “sciacallo, sciacallo” davanti allo stabile abbandonato dove è stata trovata morta la sedicenne Desirée Mariottini. Il ministro ha rinunciato ad entrare nello stabile. Davanti all’ingresso è stato accolto da contestatori con striscioni e cori. Per lui, però, anche qualche applauso. “Se il buon Dio lo permette io torno”: ha detto Salvini. “Andiamo a chiedere conto a chi ha mal gestito Roma per anni” ha aggiunto. E ha chiesto ai cittadini di “segnalare” le situazioni a rischio. “Ho chiesto al procuratore della repubblica di usare il pugno di ferro“, ha aggiunto. E ancora: “C’è una scaletta per gli sgomberi in base alla pericolosità sociale”. 

 

L’autopsia sul corpo di Desirée Mariottini rileva tracce di droga e segni di un rapporto sessuale. Lo riporta il sito web dell’Ansa. Desiree, 16 anni appena, sarebbe stata drogata e violentata. La morte sarebbe quindi sopraggiunta dopo un’overdose e uno stupro da parte del “branco” (cioè di un gruppo di persone). Il ministro dell’interno Matteo Salvini ha annunciato una visita urgente a San Lorenzo. La ragazza, di Cisterna di Latina, è stata infatti trovata morta in uno stabile occupato a Roma, nel quartiere di San Lorenzo, nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 ottobre. C’è anche un testimone, un ragazzo senegalese, che alla polizia ha raccontato: “L’hanno drogata e violentata“. Un teste oculare che avrebbe visto Desirée moribonda, o forse già morta, sdraiata con una coperta sopra.

IL TESTE: “IO C’ERO QUELLA SERA”

Una ragazza urlava – ha detto il giovane, che ha già reso deposizione in Questura -. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta”. Il racconto del giovane è vagliato in queste ore anche dai magistrati della Procura di Roma del pool reati sessuali che procedono per omicidio e stupro. “Io sono del Senegal. Io c’ero quella sera, dopo che è morta c’ero”, ha raccontato il testimone le cui parole sembrano rafforzare gli indizi emersi dall’esame autoptico.

ZONA DI MOVIDA E DI SPACCIO

“Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza – ha aggiunto il teste – sono entrato e c’era una ragazza che urlava. Nell’edificio c’erano africani e arabi: un po’ di gente, sei o sette persone”. Sempre secondo la testimonianza, accanto a Desirée ci sarebbe stata anche un’altra ragazza: “era italiana penso pure fosse romana, parlava romano, urlava ‘l’hanno violentata’, poi lei ha anche preso qualche droga perché lì si vende la droga. Lei diceva ‘sono stati tre sicuramente o quattro'”. Per ora, anche se la Procura ipotizza lo stupro, l’autopsia non avrebbe evidenziato segni di violenza ma di un rapporto sessuale che ora le indagini dovranno verificare se consensuale. Gli investigatori stanno ascoltando diverse persone, quasi tutti frequentatori dello stabile di via dei Lucani, nel quartiere di San Lorenzo, zona di universitari e che di notte si trasforma in luogo di movida, ma anche di alcol e spaccio.

IL CASO DI PAMELA A MACERATA

L’edificio intanto è stato posto sotto sequestro. Tanti i sopralluoghi e sono stati acquisiti anche i filmati delle telecamere di sorveglianza. Desiree Mariottini viveva a Cisterna di Latina. Da giorni gli abitanti dello storico quartiere di San Lorenzo mostrano solidarietà alla famiglia della ragazza e su un muro è apparsa anche una scritta vergata con la vernice bianca “Giustizia per Desirée. San Lorenzo non ti dimentica“. Una morte che ricorda quella di un’altra giovanissima, Pamela Mastropietro, 18enne romana, fuggita da una comunità di recupero e ritrovata morta a Macerata il 3 febbraio 2018: il suo corpo era stato dissanguato, pulito con la candeggina e fatto a pezzi, per essere quindi riposto all’interno di due trolley abbandonati ai margini di una strada vicino a Pollenza. Secondo le accuse alcuni pusher l’avrebbero drogata, violentata, uccisa e massacrata.

SALVINI: “VADO A SAN LORENZO”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è intervenuto via Twitter sulla vicenda di Desiree Mariottini. “Ho raggiunto d’urgenza il Comitato Ordine e sicurezza pubblica di Roma – ha scritto a metà mattina di oggi 24 ottobre -, e poi andrò a San Lorenzo con un pensiero a Desirée. Una ragazza di 16 anni non può morire stuprata così in un quartiere ricettacolo di criminali e spacciatori. Vado a vedere di persona, #tolleranzazero.”

Photo credits: Twitter

 

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