Rocco Casalino si scusa per il video shock. Ecco cosa è successo

Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, chiede scusa per l’ennesimo video shock, saltato fuori nei giorni scorsi. “Non ho mai visto quel video – ha detto a Fabio Fazio, nel corso di Che Tempo che fa domenica 11 novembre su Rai Uno -, ora mi urta vedermi dire quelle cose. E penso abbia urtato molte altre persone. Non ho nessun problema a chiedere scusa”. Casalino è stato al centro di fortissime polemiche per le parole utilizzate nei confronti dei down, degli anziani e degli ebrei espresse nel filmato incriminato.

Sono omosessuale, figlio di emigrati in Germania“, ha aggiunto Casalino sottolineando di aver “vissuto sulla mia pelle la violenza, la discriminazione e il bullismo. La mia storia parla per me … quelle parole non fanno parte della mia natura”. Ribadendo che quel video “è un pugno nello stomaco anche se era una simulazione o un personaggio interpretato (fatto per provocare gli studenti)”, Casalino ha tenuto a precisare che “oggi ho chiamato il presidente dell’Associazione down spiegandogli che era una simulazione, chiedendogli scusa per dire che sono sempre a loro disposizione”. Casalino tuttavia, anche in questo caso ha destato sorpresa: non ha fatto cenno né alla comunità ebraica né alle persone anziane.

Rocco Casalino, nuovo filmato shock. Ma ecco come stanno davvero le cose…

Rocco Casalino (M5S), portavoce del premier Giuseppe Conte, di nuovo nella bufera. Un video dal canale YouTube ArcadeTV7, di un anno fa, è diventato virale: Casalino è seduto in un’aula scolastica, dietro di lui una lavagna nera con alcune scritte. Sta tenendo una lezione e mentre parla, durante il suo discorso scivola in una serie di commenti irrispettosi e politicamente scorretti nei confronti di anziani, bambini e down. Più precisamente, l’esperto di comunicazione del Movimento 5 stelle dice: “Da bambino, da sempre, i vecchi mi fanno schifo. E tutti i ragazzi down… Mi danno fastidio”, e poi ancora “anziani, bambini e down mi danno fastidio, mi fanno schifo come i ragni”. Il video è diventato virale velocemente. E senza essere troppo analizzato.

Come spiega il sito neXt, citato da Fanpage.it, esaminando bene la clip, qualche dubbio sulla sua veridicità sarebbe dovuto sorgere, tanto offensive suonavano le parole che si sentono. La lezione, come si può leggere chiaramente sulla lavagna, si stava svolgendo presso il “Centro Teatro Attivo”, un luogo, come si legge in una sua lettera datata maggio 2017 e come è in grado di spiegare neXt grazie alle sue ricerche, frequentato tredici anni prima dallo stesso Casalino. Precisamente, quello della clip era un corso di recitazione in cui il leader della comunicazione pentastellata era incaricato di interpretare un personaggio snob, classista, xenofobo e omofobo, con il compito di dimostrare come portare avanti delle tesi politicamente scorrette e contrarie a ogni logica.

La clip ha suscitato subito la reazione dell’opposizione, vista la gravità delle dichiarazioni. Infatti dal Pd, non avendo forse visto il video integrale, il senatore Edoardo Patriarca ha commentato: “Le cose sono due: o Casalino quando offendeva persone con la Sindrome di Down, anziani e bambini non era in sé, e allora ha bisogno di un ottimo psicologo; oppure crede davvero a quello che dice e allora non può stare a Palazzo Chigi. Non è la prima volta che lo sentiamo pronunciare frasi offensive e discriminatorie; l’imbarazzo di Conte si palesi in un licenziamento per il portavoce di Palazzo Chigi”.

Così il diretto interessato, Rocco Casalino, ha replicato alle accuse sul Blog delle Stelle. “Oggi la stampa italiana pubblica vere e proprie bufale sul mio conto, con il solo obiettivo di colpirmi, infangarmi e mettere in dubbio la mia professionalità. Questa volta è stato pubblicato un video che risale ad oltre 10 anni fa, quando frequentavo il “Centro Teatro Attivo” di Milano, come si vede benissimo dalla lavagna alle mie spalle. In quel corso si sviluppava lo studio dei personaggi, li si interpretava, forzandone i caratteri in maniera anche paradossale e provocatoria. Le mie parole sono inserite in quel contesto e non rappresentano assolutamente il mio pensiero, né oggi né allora. Non capirlo è un atto di assoluta malafede. Gli articoli pubblicati dal Giornale, dal Messaggero, dal Corriere della Sera sono vere e prorie bufale. Non hanno verificato nulla e hanno raccontato ai loro lettori assolute falsità lesive della mia persona. Già qualche anno fa è uscito fuori un altro spezzone di video in cui dicevo cose volutamente paradossali e già in quell’occasione avevo chiarito e spiegato. Nessun giornale si è preso la briga di riportare le mie spiegazioni di allora e di verificare il contesto di quel video. Continuerò a lavorare con serenità e procederò a querelare chi ha diffuso menzogne sul mio conto. Spero che chi continua a insultarmi chieda scusa.”

Photo credits: Twitter

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