Pd, Minniti contro Renzi. L’ex ministro verso il ritiro dalla corsa a segretario

Marco Minniti e Matteo Renzi sarebbero ai ferri corti in casa Pd. La prima forza del centrosinistra, uscita duramente sconfitta dalle elezioni del 4 marzo scorso non solo stenta a riprendersi dalla batosta ma ora è scossa dai venti di scissione. O meglio di una possibile uscita dei renziani dal partito al fine di fondarne uno proprio. Nuovo di zecca. Lo scrive Carlo Bertini sulla Stampa di oggi 5 dicembre.

In questo contesto, mentre da un lato Nicola Zingaretti va avanti nella sua campagna per diventare segretario, e dall’altro Michele Emiliano lascia il partito, l’ex ministro degli Interni Marco Minniti, che aveva accettato nelle scorse settimane la proposta di Matteo Renzi di correre con il suo appoggio alle primarie del prossimo marzo in cui sarà scelto il nuovo segretario nazionale, si sente scaricato dal maggior azionista del Pd. Renzi, appunto.

Minniti perciò starebbe valutando l’ipotesi di gettare la spugna immediatamente. Il caos regna sovrano e mentre Renzi è volato a Bruxelles, i suoi seguaci in giro per l’Italia – scrive la Stampa – non sanno che pesci prendere. Se cioè mettersi ventre a terra per Minniti segretario o se cominciare a pensare di seguire il loro capo: immaginando che magari Renzi sia davvero in procinto di mollare gli ormeggi per dar vita ad una “cosa” nuova mutuata dall’esperienza dei comitati civici che stanno nascendo su sua ispirazione contro il governo giallo-verde.

E a questo punto, mentre di qui al 12 dicembre si devono raccogliere le firme per le candidature, Minniti sta valutando se mollare la partita del congresso: una decisione deflagrante, che potrebbe essere annunciata nelle prossime ore e che porterebbe conseguenze pesanti sul partito. Il Pd potrebbe implodere al punto che qualcuno arriva a mettere in dubbio che possa celebrarsi il congresso qualora Minniti dovesse abbandonare il campo. “La candidatura non fa passi avanti”, ammettono quelli del cerchio stretto renziano di matrice fiorentina, secondo quanto riporta Carlo Bertini. Mentre i renziani sono infastiditi da questo tira e molla, sostenendo che lui vuole solo trattare posti per i suoi e meditano se fare una scelta diversa per il congresso (rispuntano voci su Teresa Bellanova possibile candidata), Minniti si ritrae. E disdice le apparizioni televisive che stavano organizzandogli, lasciando solo le presentazioni del suo libro, come quella di ieri a Bergamo. I suoi uomini più vicini come Nicola Latorre o Achille Passoni si chiudono a riccio senza smentire nulla.

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy