Una tassa sulle auto inquinanti? Salvini dice no. E Di Maio corre ai ripari

Stop della Lega all’ecotassa inserita nella manovra del Governo Conte per le vetture inquinanti. “Io sono contrario ad ogni ipotesi di nuove tasse sull’auto che è già uno dei beni più tassati”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Radio anch’io, stamani 6 dicembre, parlando della tassa sulle auto inquinanti inserita nella manovra del Governo Conte di cui lui è vicepremier, con un emendamento.

LA POSIZIONE DELLA LEGA

Sull’imposta crescente – dai 150 ai 3.000 euro – se si immatricolerà un’auto nuova con emissioni superiori ai 110 g/km, c’è stata la ribellione del settore. Secondo la proposta di modifica – approvata in commissione bilancio – sarà dato un incentivo – da 6.000 a 1.500 euro – per i veicoli con emissioni tra 0 e 90 g/km di CO2. “Pur condividendo il fatto che vada incentivato l’acquisto di auto elettriche, siamo però contrari ad un aggravio di costi per chi acquista auto di normale dotazione. Pertanto cambieremo la norma al Senato”, ha detto Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega a Palazzo Madama.

L’INTERVENTO DI DI MAIO

Non esiste nessuna nuova tassa per auto già in circolazione. Chi ha un Euro3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più”, assicura su Facebook il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, con l’obiettivo di fare chiarezza “sul tema auto e inquinamento, perché è stata fatta un po’ di confusione”. Di Maio ha fatto sapere di aver convocato un tavolo con costruttori e consumatori con l’obiettivo di migliorare gli incentivi per l’auto elettrica, ibrida e a metano.

L’ECOTASSA DAL PRIMO GENNAIO?

La proposta della stangata sull’acquisto delle auto “tradizionali” avrebbe previsto che dal 1° gennaio 2019 arrivasse l’ecotassa a pesare sulle tasche di quanti vorranno comprare automobili alimentate con carburante più inquinante. Incentivi, invece, per le auto più ecologiche. Ad annunciare ieri 5 dicembre le nuove norme contenute nella manovra, era stata una nota congiunta del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Michele Dell’Orco, e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa. Adesso però, dopo la presa di posizione di Salvini e della Lega e le rassicurazioni di Di Maio tutto viene rimesso in discussione.

MANOVRA: NIENTE RINVII SU QUOTA 100

La manovra è in discussione in Aula alla Camera, oggi 6 dicembre. Sempre a proposito di manovra il vicepremier Salvini ha smentito rinvii su pensioni o reddito. “Non mi risulta nessun rinvio su quota 100 per le pensioni in manovra, sono fantasie dei giornali”, ha detto ricordando che “entro oggi ci saranno le stime vere sul lavoro e se in manovra avremo messo più soldi potremo spostarli su altro”. “Siamo al Governo da 6 mesi – ricorda il ministro- e ancora non abbiamo fatto mezza manovra. I risultati di un governo si vedono almeno dopo una manovra economica, non penso che i mercati salgano o scendano in base alle simpatie per Salvini. Chiediamo di lasciarci lavorare”.

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