Manovra, ok del Senato. Ma scoppia il caos in Aula. Ecco cosa è successo

Via libera del Senato alla manovra di bilancio con il voto di fiducia sul maxiemendamento. Così, in piena notte fra ieri e oggi 23 dicembre, la manovra è stata approvata. Tornerà alla Camera in terza lettura il 28 dicembre. Ma a Palazzo Madama è scoppiata la bagarre. Il Pd vuole fare ricorso alla Corte costituzionale.

I senatori Mario Monti (ex premier) e Gregorio De Falco (dissidente M5s) si sono astenuti. “Un primo passaggio è stato completato adesso passiamo alla Camera” ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lasciando il Senato dopo il sì alla fiducia sulla manovra.

Dopo l’ennesima giornata al cardiopalma il Senato ha dunque, faticosamente, approvato la manovra, che dovrà tornare alla Camera per il via libero definitivo il 28 o il 29 dicembre, a poche ore dall’incubo dell’esercizio provvisorio. Il governo – in notturna – ha incassato la fiducia sul maxiemendamento che recepisce l’intesa con l’Europa, ma le opposizioni hanno battagliato fino all’ultimo (abbandonando la commissione Bilancio e manifestando il loro dissenso in Aula) e il Pd ha annunciato il ricorso alla Corte costituzionale.

Il motivo? Ai senatori non è stato consentito di procedere a un solo voto sul testo. L’ultimo miglio è stato anche il più lungo. L’avvio della discussione generale, prevista per le 14 di ieri 22 dicembre, è slittato alle 20,30. La tensione è salita in commissione Bilancio quando il governo ha annunciato la necessità di modificare il testo presentato per correggere degli errori formali e per stralciare alcune norme per motivi di copertura.

Una decisione che ha suscitato la reazione dell’opposizione. FI ha lasciato la commissione prima del voto sulla modifica del testo, il Partito democratico ha chiesto le dimissioni del presidente della commissione, Daniele Pesco, Leu e FdI non hanno partecipato al voto.

Più tardi, quando dopo l’ennesima capigruppo il testo è finalmente giunto in Aula, si è sfiorata la rissa allorché i senatori dem si sono avvicinati ai banchi del governo. Sono volate alcune copie del maxiemendamento e Simona Malpezzi, del Pd, ha accusato la senatrice questore Laura Bottici (M5s) di averle “messo le mani addosso”.

Per calmare gli animi la presidente Casellati ha sospeso per alcuni minuti la seduta. Alla ripresa, finalmente, è iniziato l’iter che ha portato all’approvazione del testo. Il vicepremier leghista Salvini risponde a notte fonda ai microfoni di Rainews24 e commenta il maximendamento alla manovra economica votato con la fiducia al Senato. Assicura che per quel che riguarda i provvedimenti relativi a “reddito di cittadinanza e quota 100 si parte a inizio anno“. E poi sul decreto che sta scatenando le proteste dei tassisti e degli Ncc commenta: “Prevede che tutti possano lavorare e che si metta finalmente ordine in un settore caotico”.

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