Polemica su Salvini e il selfie col pane e Nutella. La sarcastica replica del ministro

Non si placa la polemica su Matteo Salvini e il selfie col pane e nutella fra i denti. Il vicepremier bersagliato di critiche e insulti sui social media, nonché richieste di dimissioni, replica alla sua maniera. E scrive che: “Se la Nutella è il problema” d’ora in poi mangerà “pane, burro e marmellata”. Ma la “macchia” resta. Vediamo cosa è successo.

Di prima mattina, mercoledì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, il ministro dell’Interno si scatta il solito selfie gastronomico. “Il mio Santo Stefano comincia con pane e Nutella, il vostro?”. La foto – nel giorno del terremoto a Catania e soprattutto a 24 ore da un feroce e mortale agguato di ‘ndrangheta a Pesaro – va subito di traverso a una parte della Rete e alla minoranza in Parlamento.

“Un selfie demenziale”, per il governatore e candidato alla segreteria Pd Nicola Zingaretti. “Si deve dimettere”, urlano i redivivi Verdi. Un caso virale, l’ennesimo, che costringe Salvini in serata a ritornarci su, girando, sempre per rimanere in cucina, la frittata: “Un pensiero ai politici ed ai giornalisti di sinistra che vivono male anche durante le feste. Pensare che oggi per molti siti il problema era Salvini che fa colazione con pane e Nutella. Avete dei problemi. C’è gente che ha rubato e mangiava caviale e champagne”.

ARCHIVIO – Reddito di cittadinanza, Salvini durissimo: “Chi fa il furbo non vedrà un euro”

“Chi ha un ricco conto in banca e pensa di fare il furbo, aggiungendo euro a euro, non ne vedrà uno”. Sono le dure parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini, ieri nel giorno di Natale. il leader leghista era in visita agli anziani dell’Opera Pia Cardinal Ferrari di Milano. E ha parlato del reddito di cittadinanza.

A chi gli ha chiesto come il governo intenda impedire di usufruire del reddito di cittadinanza a chi non ne ha diritto, Salvini ha spiegato che “stiamo incrociando tutte le banche dati, stiamo incrociando i redditi, ovviamente se uno ha due o tre case, o due o tre macchinoni, non vedrà un centesimo di euro“. “Vogliamo davvero aiutare gli ultimi, i dimenticati, quelli che il lavoro non lo cercano neanche più, a venti o a cinquant’anni”.

“Ci siamo dati dei tempi, entro metà gennaio la decisione finale dei ministri, entro metà febbraio la proposta finale del governo alle Regioni che hanno chiesto l’autonomia”, ha detto il ministro dell’Interno quando gli è stato chiesto di commentare le parole del suo collega Luigi Di Maio che aveva fatto cenno a una “contrattazione lunga con le Regioni”.

Salvini ha aggiunto che nella richiesta di autonomia “altre Regioni si stanno aggiungendo, sia a sud, sia a nord”. “Credo quindi sia un passaggio storico, perché i soldi più vicini sono spesi dagli stessi cittadini, meno si ruba, meno si spreca e meno si spende. Credo quindi sia una delle altre promesse che manterremo entro la primavera anche in questo caso”.

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy