“Voleva stuprarmi”. Ragazzina uccide a coltellate un uomo di 63 anni

Un 63enne è stato ucciso con diverse coltellate alla schiena all’interno di una fornace di laterizi a Castelnuovo Scalo, vicino Siena. La notizia è riportata oggi 5 gennaio dalle principali agenzie di stampa.

L’uomo, di origine marocchina, custode della struttura, abitava in uno degli alloggi in dotazione agli operai dove è stato trovato il cadavere, completamente nudo. Poche ore dopo i carabinieri hanno fermato una minorenne che ha confessato il delitto, spiegando che l’uomo l’aveva aggredita con l’intento di stuprarla.

La ragazza, che abita con i genitori nello stesso stabile del custode, è stata portata in caserma e interrogata nel corso della notte, ma il suo racconto non ha convinto gli investigatori. Alla fine, messa sotto pressione, la giovanissima ha confessato ammettendo di essere stata lei ad accoltellare il 63enne, spiegando però di averlo fatto per difendersi da un’aggressione sessuale. Accompagnata in una Casa di prima accoglienza della provincia di Firenze, nei suoi confronti la Procura per i minorenni di Firenze ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per omicidio.

Photo credits: Twitter 

ARCHIVIO – Italia, emergenza stupri. Violenze su ragazze giovani da Nord a Sud: fermati maschi italiani e stranieri

Un’estate drammatica, questa del 2018, un mese di agosto da incubo. Dal Lago di Como a Parma, Rimini, Jesolo ma anche a Pescara emergono violenze sessuali, molestie e stupri di gruppo di giovani uomini ai danni di ragazze, spesso giovanissime, in alcuni casi minorenni. Le forze dell’ordine sono riuscite in più casi a individuare e arrestare i presunti colpevoli.

MENAGGIO E JESOLO

L’accusa è per tutti violenza sessuale di gruppo su due ragazzine di 17 anni residenti nel Varesotto. Uno stupro consumato a Menaggio, sul lago di Como, nel corso della prima settimana di agosto. Dopo la denuncia presentata la sera stessa dalle due minorenni, la svolta è arrivata il 30 agosto: tre uomini fermati, tutti maggiorenni. Ma i militari cercano almeno un altro sospettato. Uno di loro è valtellinese, 22 anni, di professione barista: è stato fermato dai carabinieri mentre sembrava pronto a fuggire dall’Italia. Gli altri due fermati sono giovani stranieri regolari, così come almeno uno dei ricercati, tutti impegnati in lavori stagionali . Per il contesto vacanziero e la giovane età delle vittime è impossibile non pensare anche alla violenza sessuale subita da una 15enne a Jesolo, lo scorso 23 agosto, per la quale è stato fermato un senegalese di 25 anni.

PARMA

A Parma, invece, F. P., un noto commerciante di 46 anni, e W. N. A., un pusher nigeriano di 53, sono finiti in carcere con l’accusa di aver abusato di una 21enne per cinque ore, sottoponendola a violenze e sevizie. Secondo quanto riporta il sito web dell’Ansa, il 18 luglio scorso il 46enne parmigiano aveva contattato tramite alcuni messaggi la ragazza, invitandola a uscire la sera. La 21enne aveva accettato e dopo una serata in un locale i due si erano spostati nell’attico dell’uomo. Qui F. P. avrebbe chiamato al telefono il pusher chiedendogli di portare della droga: una volta che l’uomo era giunto nell’abitazione del 46enne sarebbero cominciate le violenze ai danni della giovane.

RIMINI

Una turista danese di 26 anni ha denunciato di aver subito abusi sessuali domenica 26 agosto all’alba, a Rimini, da parte di un 37enne venditore ambulante di rose originario del Bangladesh. I carabinieri, nel giro di 24 ore, lo hanno individuato e arrestato. L’uomo era stato già denunciato per tre volte per violenza sessuale: due nei confronti di maggiorenni una nei confronti di una minorenne. Avrebbe aggredito, palpandola violentemente nelle parti intime, la ragazza mentre passeggiava da sola in direzione del proprio albergo. In questi ultimi giorni, ancora una volta a Rimini, una giovane turista tedesca ha denunciato di essere stata violentata da due ragazzi italiani, che sono risultati essere allievi poliziotti a Brescia. Sono stati immediatamente sospesi dalla direzione della Polizia.

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