Mafia a Palermo, decapitata la nuova Cupola. Le intercettazioni shock [VIDEO]

Duro colpo alla mafia in Sicilia. Leandro Greco, nipote ventenne del “papa” di Cosa Nostra Michele Greco, e Calogero Lo Piccolo, figlio del boss ergastolano Salvatore Lo Piccolo, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, martedì 22 gennaio. 

La Dda di Palermo ha emesso infatti un decreto di fermo nei confronti di 7 persone accusate di far parte della ricostituita Commissione di Cosa nostra. Il progetto di ridare vita alla Cupola era stato scoperto a dicembre e aveva portato al fermo di 47 tra boss e gregari. Nel video che pubblichiamo, tratto dall’account Twitter della Polizia di Stato, sono impressionanti le immagini e le intercettazioni riportate. C’è chi chi discute di percentuali del pizzo da “riscuotere”. E chi minaccia i commercianti: “Tu qui i frutti di mare non li devi vendere…”.

 

Leandro Greco, 29 anni, si faceva chiamare come il nonno. Il padre Giuseppe, invece, morto negli anni scorsi, aveva interrotto la “tradizione” familiare e faceva il regista. Del “Papa” si ricorda l’augurio, che suonò come una minaccia, fatto da dietro le sbarre dell’Ucciardone alla corte d’Assise che doveva decidere il maxiprocesso.

I fermi, riporta l’Ansa, sono scattati anche grazie a due nuovi pentitiFilippo Colletti, capomafia di Villabate fermato il 4 dicembre dai carabinieri con l’accusa di far parte della nuova commissione di Cosa nostra, e Filippo Bisconti, al vertice del mandamento di Belmonte Mezzagno finito anche lui in manette nella stessa indagine.

Colletti e Bisconti hanno rivelato ai magistrati il loro ruolo di vertice dei ‘mandamenti’ di Villabate e Belmonte Mezzagno. Entrambi hanno inoltre confermato la riorganizzazione della Commissione provinciale di Cosa nostra svelando le dinamiche interne alla stessa e hanno fornito elementi importanti a carico di Leandro Greco, Calogero Lo Piccolo e Giovanni Sirchia.

Tra i fermati c’è anche quest’ultimo. Giovanni Sirchia, affiliato alla famiglia mafiosa di Passo di Rigano: secondo le indagini è colui che si occupava di consegnare ai boss le convocazioni per i summit. In cella anche Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola ai quali è stato contestato il reato di associazione mafiosa e alcuni episodi di estorsioni commesse nel territorio del mandamento mafioso di San Lorenzo.

Il giovane boss Leandro Greco

Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / Polizia di Stato @poliziadistato

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