Migranti, Salvini: “Il Cara di Mineo chiuderà entro l’anno”

Dopo il Centro di accoglienza per migranti di Castelnuovo di Porto, a nord di Roma, chiuderà presto un altro “Cara” (Centro accoglienza richiedenti asilo). Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “È mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno – ha detto in un’intervista radiofonica a Rtl oggi 28 gennaio -. Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti”. La polizia, intanto, ha sgominato un’organizzazione affiliata alla mafia nigeriana che controllava lo spaccio di droga: 19 i fermi. “La centrale operativa – sostengono gli investigatori – era nel Cara di Mineo”.

La nuova polemica, destinata inesorabilmente a esplodere, arriva a seguito del blitz di tre parlamentari. Domenica 27 gennaio Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), Nicola Fratoianni (LeU) e Riccardo Magi (Radicali) hanno eluso la sorveglianza della guardia costiera e, a bordo di un gommone, hanno raggiunto la nave della ong Sea Watch di fronte a Siracusa.

Come è noto, da alcuni giorni l’imbarcazione, con a bordo 47 migranti è costretta a rimanere alla fonda a poche centinaia di metri dalla costa senza poter sbarcare uomini, donne e minori. Tutti naufraghi tratti in salvo dalla morte in mezzo al Mediterraneo. I tre parlamentari si sono sincerati delle condizioni difficili dei migranti. E hanno chiesto che possano sbarcare a terra.

“Sulla Sea Watch, ci tengo a ribadirlo, non ci sono donne e bambini – ha detto Salvini ha Rtl -. Queste persone non devono essere messe in mano agli scafisti che sono i veri delinquenti”. Sul blitz dei parlamentari e del sindaco di Siracusa a bordo della nave, il vicepremier ha spiegato che “non hanno rispettato le norme igienico-sanitarie. Possono portare a terra di tutto e di più”.

Il ministro deve però far fronte anche a una questione personale. Fra 48 ore è atteso il voto della giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato. I membri di Palazzo Madama dovranno decidere se consentire al tribunale dei ministri di processare oppure no Matteo Salvini. Il leader leghista è accusato di sequestro aggravato di persona per il caso della nave Diciotti della scorsa estate a Catania.

 Su questo punto l’uomo forte del governo Conte ostenta apparente tranquillità. “I Cinque Stelle decidano con coscienza. Non ho bisogno di aiutini nascosti“. Il Movimento Cinque Stelle ha infatti stabilito di votare “sì” in Senato alla richiesta di processo. “Come voteranno M5S, Pd o Fi lo lascio decidere a loro – ha sottolineato Salvini -. Ma è normale che un ministro dell’Interno, con l’appoggio di tutto il governo, venga processato per aver fatto quello che ha promesso in campagna elettorale?”.

Siamo intanto nel quinto giorno di attesa davanti alle coste di Siracusa per i 47 migranti a bordo della Sea Watch3. Assieme ai tre parlamentari, ieri è salito a bordo della nave il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Gli esponenti politici hanno raccontato di aver visto sui corpi dei naufraghi segni di torture e condizioni proibitive. E una motovedetta della Guardia costiera ha portato indumenti e viveri su ordine della Prefettura.

Salvini però non cede sui porti chiusi e attacca i parlamentari italiani accusandoli di avere violato la legge. Dai Cinque Stelle, invece, Alessandro Di Battista si dice favorevole allo sbarco e a spedirli poi in aereo in Olanda. Ma l’Olanda ha già fatto sapere che non li vuole. Anche Silvio Berlusconi è per portare i migranti a terra, mentre il Pd si appresta a chiedere una commissione d’inchiesta sulle stragi di migranti nel Mediterraneo”.

Stefania Prestigiacomo a bordo della Sea Watch 3

Photo credits: Twitter

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