Trenta (M5S): “Via i soldati dall’Afghanistan”. La Lega la scarica: “Nessuna decisione presa”

Svolta, e nuova polemica nel governo, sui militari italiani in Afghanistan. Dopo 17 anni dall’invio dei primi contingenti, all’indomani dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, l’Italia vuole ritirare i suoi soldati.

Il ministro Elisabetta Trenta – riferiscono fonti della Difesa citate dall’Ansa – ha dato disposizioni al Coi (il Comando operativo di vertice interforze – ndr)”. Obiettivo: “Valutare l’avvio di una pianificazione per il ritiro del contingente italiano in Afghanistan”. “L’orizzonte temporale potrebbe essere quello di 12 mesi“.

Plaude all’iniziativa il M5S. “La decisione del ministero della Difesa Elisabetta Trenta è molto positiva”. Lo hanno scritto in una nota i parlamentari Cinque Stelle delle commissioni Esteri al Senato e alla Camera. “La pianificazione dovrebbe coprire circa 12 mesi”. “In questo modo si potrà analizzare la posizione dell’Italia nell’orizzonte più ampio delle varie missioni internazionali”.

“Facciamo quel che serve per riportare pace e stabilità. Al momento nessuna decisione è stata presa ma solo una valutazione da parte del ministro per competenza“. Così fonti della Lega commentano la valutazione chiesta dal ministro della difesa sul ritiro dei soldati in Afghanistan.

All’origine di tutto l’annuncio dell’amministrazione Usa, a fine dicembre, di voler dimezzare la presenza di truppe americane in Afghanistan. Trump vuole ridurre i militari da circa 14 mila a 7 mila. Questa scelta ha avuto ripercussioni sui piani italiani. Oggi il nostro contingente di stanza ad Herat è composto da circa 800 militari. Una riduzione era già prevista. Ma finora non si era mai parlato di una completa chiusura della storica missione in Afghanistan. I militari italiani sono presenti dal 2003 nel grande Paese asiatico.

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