Quadro Bruegel rubato? Trappola dei carabinieri ai ladri, ecco cosa è successo

Colpo di scena degno di un thriller. È accaduto nella vicenda del furto di un quadro. Nei giorni scorsi un’opera considerata un capolavoro dell’arte mondiale, la Crocifissione di Pieter Bruegel il Giovane è stato asportato dalla chiesa di Santa Maria Maddalena a Castelnuovo Magra, in provincia della Spezia (nella foto in alto, l’opera, dal profilo Facebook della Parrocchia di Santa Maria Maddalena a Castelnuovo Magra).

I carabinieri sapevano. Qualcuno li aveva avvertiti che si stava preparando il furto del capolavoro dell’arte fiamminga. Così, da oltre un mese, avevano sostituito il quadro con una copia, mettendo l’originale al sicuro.

“Era cominciata a circolare la voce che qualcuno potesse rubare l’opera ha detto il sindaco di Castelnuovo Daniele Montebello -. I carabinieri hanno deciso di metterla al sicuro, sostituendola con una copia e installando alcune telecamere. Per esigenze investigative non potevamo svelare nulla. Ringrazio l’Arma e la mia comunità perché qualche fedele si era accorto che quella esposta non era l’originale ma non ha svelato il segreto”.

Il colpo è avvenuto la mattina del 13 marzo. Ignoti sono andati a colpo sicuro, scardinando con una mazza la teca a protezione dell’opera, per poi scappare a bordo di un’auto. Ma con sé hanno un falso. La Crocifissione è un dipinto realizzato su cinque tavole di rovere. È una delle copie di una famosa crocifissione del celebre Pieter Bruegel il Vecchio, andata dispersa.

Il figlio, Pieter Bruegel il Giovane, dedicò gran parte della sua vita a copiare le opere del padre, riscuotendo un discreto successo. La scena si svolge in un’ambientazione nordica e rappresenta un momento di vita quotidiana del ‘600 che diventa al tempo stesso cornice e protagonista. Dell’opera colpisce subito l’anomala presenza di una quarta croce, che per alcuni studiosi simboleggia forse lo stato di sottomissione del popolo fiammingo alla dominazione spagnola.

Il quadro ha una storia particolare. Donato da una famiglia benestante poco più di un secolo fa, durante la Seconda guerra mondiale fu nascosto per impedire all’armata tedesca di sottrarlo. L’opera, peraltro, era già entrata nelle mire dei ladri d’arte nel 1981. Allora ignoti lo rubarono ma gli investigatori i carabinieri lo ritrovarono qualche mese più tardi.

A distanza di 38 anni la storia si è ripetuta, ma i ladri questa volta si sono trovati in mano una copia, e con il fiato delle forze dell’ordine sul collo. Le quali adesso indagano a tappeto forti delle immagini di videosorveglianza e delle testimonianze di alcuni cittadini che si trovavano davanti alla chiesa proprio durante il furto.

Photo credits: Twitter

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