Guerra in Ucraina: cosa può cambiare dopo la telefonata tra Zelensky e Xi Jinping

Guerra in Ucraina: il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato la prima telefonata con l’omologo cinese Xi Jinping dall’inizio del conflitto con Mosca.

Ho avuto una telefonata lunga e significativa con il presidente cinese Xi Jinping. Credo che questa chiamata, così come la nomina dell’ambasciatore dell’Ucraina in Cina, darà un potente impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali”, ha twittato il presidente ucraino.

Il dialogo e la negoziazione sono l’unica via d’uscita praticabile”, ha spiegato il presidente cinese che ha sottolineato che “non ci sono vincitori in una guerra nucleare”. E a proposito dell’uso delle armi nucleari, Xi Jinping ha dichiarato: “Tutte le parti interessate dovrebbero rimanere calme e sobrie, concentrarsi veramente sul futuro e sul destino di se stesse e di tutta l’umanità, e gestire e controllare congiuntamente la crisi”. 

Guerra in Ucraina, cosa farà la Cina adesso

Guerra in Ucraina: cosa potrebbe cambiare dopo la telefonata tra Zelensky e Xi Jinping
Guerra in Ucraina: cosa potrebbe cambiare dopo la telefonata tra Zelensky e Xi Jinping (Ansa Foto) – velvetnews.it

Il portavoce di Zelensky Sergiy Nykyforov su Facebook ha spiegato che la telefonata tra i due presidenti è durata quasi un’ora. La Cina ha confermato la notizia del colloquio, attraverso la portavoce del Ministero degli Esteri Hua Chunying.

La Cina invierà “un rappresentante speciale del governo per gli Affari eurasiatici in Ucraina e in altri Paesi per avere una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina”. 

Chuying ha concluso che “la Cina continuerò a sostenere l’Ucraina sul fronte dell’assistenza e del sostegno umanitari”. Secondo la tv cinese Cctv, il presidente Xi Jinping avrebbe comunicato a Zelensky che “il dialogo e i negoziati di pace sono la sola via d’uscita” per la fine della guerra.

Inoltre Xi avrebbe sottolineato al presidente ucraino che la Cina “è sempre stata dal lato della pace”,  che l’obiettivo fondamentale di Pechino è “promuovere i colloqui per la pace”, e che “non aggiungerà benzina sul fuoco, né approfitterà della crisi per trarne profitto”. 

Il piano di pace cinese

Ricordiamolo, a febbraio la Cina ha presentato un piano per la pace tra Russia e Ucraina, articolato in dodici punti. Eccoli:

1. Rispettare la sovranità di ogni Paese

Il diritto internazionale universalmente riconosciuto, compresi gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, deve essere rigorosamente osservato. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i paesi devono essere efficacemente sostenute. Tutti i paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono membri uguali della comunità internazionale. Dovrebbe essere promossa un’applicazione paritaria e uniforme del diritto internazionale, mentre i doppi standard devono essere respinti.

2. Abbandonare la mentalità da Guerra Fredda

La sicurezza di un Paese non dovrebbe essere perseguita a spese di altri. La sicurezza di una Regione non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o espandendo i blocchi militari. I legittimi interessi e preoccupazioni di sicurezza di tutti i paesi devono essere presi sul serio e affrontati adeguatamente. Non esiste una soluzione semplice a un problema complesso. Tutte le parti dovrebbero, seguendo la visione di una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile e tenendo presente la pace e la stabilità a lungo termine del mondo, contribuire a creare un’architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile. Tutte le parti dovrebbero opporsi al perseguimento della propria sicurezza a scapito della sicurezza altrui, prevenire il confronto tra blocchi e lavorare insieme per la pace e la stabilità nel continente eurasiatico.

3. Cessare le ostilità

Il conflitto e la guerra non giovano a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare moderazione, evitare di alimentare il fuoco e aggravare le tensioni e impedire che la crisi si deteriori ulteriormente o addirittura sfugga al controllo. Tutte le parti dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina nel lavorare nella stessa direzione e riprendere il dialogo diretto il più rapidamente possibile, in modo da ridurre gradualmente la situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale.

4. Riprendere i colloqui di pace

5. Risolvere la crisi umanitaria

6. Protezione dei civili e dei prigionieri di guerra

Le parti in conflitto devono rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario, evitare di attaccare civili o strutture civili, proteggere donne, bambini e altre vittime del conflitto e rispettare i diritti fondamentali dei prigionieri di guerra. La Cina sostiene lo scambio di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e invita tutte le parti a creare condizioni più favorevoli a tale scopo.

7. Mantenere sicure le centrali nucleari

La Cina si oppone agli attacchi armati contro le centrali nucleari o altri impianti nucleari pacifici e invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, inclusa la Convenzione sulla sicurezza nucleare (CNS), e a evitare risolutamente incidenti nucleari provocati dall’uomo. La Cina sostiene l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) nello svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della sicurezza e della protezione degli impianti nucleari pacifici.

8. Riduzione dei rischi strategici

Le armi nucleari non devono essere utilizzate e le guerre nucleari non devono essere combattute. La minaccia o l’uso di armi nucleari dovrebbe essere contrastata. La Cina si oppone alla ricerca, allo sviluppo e all’uso di armi chimiche e biologiche da parte di qualsiasi paese e in qualsiasi circostanza.

9. Facilitare le esportazioni di grano

Tutte le parti devono attuare pienamente ed efficacemente, in modo equilibrato, l’iniziativa per i cereali del Mar Nero firmata da Russia, Turchia, Ucraina e Nazioni Unite e sostenere le Nazioni Unite affinché svolgano un ruolo importante in tal senso. L’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale proposta dalla Cina fornisce una soluzione fattibile alla crisi alimentare globale.

10. Stop alle sanzioni unilaterali

Sanzioni unilaterali e massima pressione non possono risolvere la questione; creano solo nuovi problemi. La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I paesi interessati dovrebbero smettere di abusare delle sanzioni unilaterali e della giurisdizione a braccio lungo contro altri paesi, in modo da fare la loro parte per ridurre la crisi ucraina e creare le condizioni affinché i paesi in via di sviluppo possano far crescere le loro economie e migliorare la vita della loro gente.

11. Mettere in sicurezza le catene industriali e di approvvigionamento

12. Promuovere la ricostruzione post-bellica

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