Ue: il Consiglio dà l’ok definitivo a Di Maio inviato speciale nel Golfo Persico

Il Consiglio Ue ha dato il via libera finale alla nomina di Luigi Di Maio inviato per il Golfo Persico. 

La proposta era arrivata dall’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell nelle scorse settimane. L’ok definitivo è arrivato oggi, lunedì 15 maggio, in occasione della riunione dei ministri dello Sport e il punto è passato senza discussione, dal momento che si trattava di un punto procedurale.

Nei giorni scorsi la proposta aveva ottenuto il secondo semaforo verde, quando i rappresentanti permanenti Ue si erano espressi a favore. Il primo era arrivato a fine aprile dagli ambasciatori Ue.

Di Maio entrerà in carica il primo giugno

Di Maio entrerà in carica come inviato Ue nel Golfo Persico a partire dal primo giugno. 

Perché Borrel aveva indicato l’ex grillino

In quanto ex ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio ha il necessario profilo politico a livello internazionale per questo ruolo”. Questa era stata la motivazione di Josep Borrell nella lettera inviata agli ambasciatori al Cops nelle settimane passate, quando aveva deciso di proporre l’ex grillino ed ex capo della Farnesina.

I suoi ampi contatti con i Paesi del Golfo gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato. Dobbiamo mantenere lo slancio del nostro impegno rafforzato con il Golfo. Conto sul sostegno a Di Maio per attuare la nostra partnership strategica con i partner del Golfo”, si leggeva ancora nella lettera inviata di Ventisette.

Quanto durerà la nomina e quanto guadagnerà Di Maio

La nomina di Di Maio, su proposta di Borrell, dovrebbe durare “per un periodo iniziale di 21 mesi, dal primo giugno al 28 febbraio 2025″. 

Per il ruolo da inviato speciale nel Golfo persico, l’ex leader pentastellato percepirà un minimo di 13mila euro mensili netti. A questa cifra andranno aggiunti altri benefit.

Le polemiche in Italia

La decisione dell’Alto rappresentante Ue per la politica Estera Josep Borrell, in Italia aveva creato alcune polemiche. La Lega aveva criticato la decisione, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva specificato che Luigi Di Maio non era il candidato del governo.

Di cosa si occuperà Di Maio nel Golfo Persico

L’ex capo della Farnesina avrà l’arduo compito di affrontare la partita energetica e finanziaria in una regione dove l’Ue intende essere più presente e dove al tempo stesso pesa la questione dei diritti umani.

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