Grazie al cielo, Bruno Arena sta meglio. Sempre meglio. In questi giorni ha presentato a Milano il libro – sì, perché ha anche scritto un libro – Domani ti porto al mare, scritto con la moglie Rosy Marrone e a lei dedicato. O più precisamente, dedicato al grande amore che li unisce da tanto, tanto tempo. All’evento c’era un folto gruppo di personaggi noti, che prima di tutto sono sinceri amici di Bruno: Federica Panicucci, Paola Barale e Martina Colombari, Raul Cremona, Demetro Albertini, Katia Follesa e Angelo Pisani fra gli altri. E naturalmente l’inseparabile Max Cavallari, che con Arena ha formato il duo I Fichi d’India. Max, da quando Arena è stato male, non l’ha lasciato solo nemmeno per un istante.
Nel volume, Rosy e Bruno ripercorrono il cammino fatto insieme. Ricordano il primo incontro e anche il giorno in cui lui le chiese la mano: erano passati soltanto quindici giorni. Lei gli disse di sì, senza dubbi di sorta. Poteva essere una cantonata pazzesca, invece è stata la scelta migliore che potessero fare. Poi quel terribile gennaio 2013, quel terribile giorno in cui la vita dell’arista è stata sconvolta e interrotta da un aneurisma. I quattordici mesi di ricoveri, le lunghe terapie, la graduale ripresa. Senza Rosy non sarebbe stata la stessa cosa, poco ma sicuro. E sicuramente, anche nei momenti di buio più profondo, Bruno ha avuto la consapevolezza della sua presenza.
Sta meglio, Bruno. Sì. Ed è stato bello vederlo lì, col suo libro fra le mani, allegro ed emozionato. Chiacchierava con tutti, rideva, sprizzava allegria da ogni poro. La Panicucci è stata la più premurosa, lo ha aiutato a spostarsi da un punto all’altro della stanza, si è sempre seduta vicino a lui. Lui, che sta tornando quello di una volta. Quello di sempre. Forza Bruno!
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