Strage del tribunale di Milano, i funerali delle tre vittime

Questa mattina, nel Duomo di Monza, si sono celebrati i funerali di Giorgio Erba, il coimputato, nonché ex socio di Claudio Giardiello, il killer del tribunale di Milano. I parenti hanno rinunciato ai funerali di Stato, previsti invece per il magistrato Fernando Ciampi e per l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, le altre due vittime del folle gesto di Giardiello. Alla cerimonia era presente anche il presidente del Senato Pietro Grasso e tantissima gente comune. «Scusatemi, sono in forma privata» ha risposto alle domande della stampa il presidente entrando in chiesa.

«Sono qui come cittadino, per richiesta della famiglia, per stare vicino alla famiglia», ha poi dichiarato Grasso al termine dei funerali. Vari suppongono che l’ex capo dell’antimafia abbia deciso di partecipare dopo uno scambio con Sergio Mattarella, ma soprattutto dopo la telefonata alla moglie di Erba, Rosaria Mollicone. Presenti alla cerimonia privata anche il presidente della Corte d’appello Giovanni Canzio, il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati e il presidente dell’Ordine degli avvocati milanesi Remo Danovi.

Il presidente del Senato Grasso si è poi diretto alla camera ardente di Milano, dove si trovavano i feretri del giudice e dell’avvocato rimasti uccisi lo scorso nove aprile.

La camera ardente allestita nell’atrio del terzo piano del Palazzo di Giustizia di Milano ha ospitato in tantissimi tra avvocati, magistrati e persone comuni. Tutti lì per rendere omaggio alle bare di Fernando Ciampi e Lorenzo Alberto Claris Appiani. Molti presenti si sono avvicinati ai familiari delle due vittime esprimendo la loro vicinanza e il loro cordoglio. Per far sentire la presenza dello Stato attorno al dolore dei familiari, anche il premier Matteo Renzi ha partecipato alla camera ardente all’interno del Palazzo di giustizia.

Per le 16.00 di oggi pomeriggio Milano si fermerà per i funerali di Stato. Sarà l’Arcivescovo Angelo Scola a celebrare la cerimonia nel Duomo, a cui parteciperà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Pietro Grasso e numerose altre autorità istituzionali. Anche il Palazzo di Giustizia si fermerà con le udienze che si concluderanno prima per consentire a tutti di partecipare.

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