Calcioscommesse e Ndrangheta: truccate partite di serie D e Lega Pro

Nuova bufera sul calcio con partite truccate in Lega Pro e serie D per un giro di scommesse illegali milionarie. Sono stati 50 i fermi e 70 gli indagati in un’operazione della polizia con oltre 30 squadre coinvolte.

I provvedimenti della Procura antimafia di Catanzaro hanno portato in manette 15 giocatori, 6 presidenti di società sportive, 8 dirigenti sportivi e 10 finanziatori/scommettitori provenienti sia dall’Italia, sia dall’est Europa (Serbia, Kazakistan, Russia, tra gli altri). Tutti dedicati a combinare partite in serie D e Lega Pro anche se, scrive il pm Elio Romano, ci sono “intrusioni anche nel campionato di serie B, nella Coppa Italia TIM di serie A”. Dagli atti emerge uno scenario che, secondo il pm Romano, è “la patologica conseguenza del tramonto della vecchia innocente Schedina, soppiantata ormai da scommesse sulle singole partite e addirittura sugli eventi all’interno delle singole partite”. Il provvedimento di fermo è di circa 1200 pagine. Gli arresti e le perquisizioni si sono svolti in 21 province italiane: Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L’Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona.

Alcuni degli indagati sono accusati di aver agito in modo da favorire organizzazioni mafiose. Infatti è proprio da una indagine su un boss della ‘ndrangheta di Lamezia Terme,  Pietro Iannazzo, che è partita l’inchiesta. L’intercettazione delle sue conversazioni su alcune partite dei campionati di Lega Pro e Cnd per alterare i risultati al fine di ottenere vincite cospicue con le scommesse, ha fatto scattare le indagini e la seguente maxi-retata. Iannazzo è uno dei finanziatori della squadra del Neapolis, una delle società interessate insieme a Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Mugnano, Torres, Vigor-Lamezia, Juve stabia, Sant’Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas e San Severo.

Questa nuova inchiesta sul calcioscommesse va ad aggiungersi a quella della Procura di Cremona che soltanto tre anni fa scoperchiò un inquietante giro di scommesse clandestine, protagonisti squadre, tecnici e calciatori di serie A e B.

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