Partorire in sicurezza: 10 regole per scegliere la struttura giusta

Ci sono moltissime parametri da prendere in considerazione per il parto, un momento bellissimo che corona mesi di sofferenza, sacrifici e passione e segna l’inizio di qualcosa di assolutamente inedito ed emozionante. I più esperti hanno messo in evidenza l’importanza fondamentale della struttura dove si sceglie di partorire. “La nascita contiene in sé un elemento di rischio imponderabile, ma ci sono informazioni che le donne hanno diritto a conoscere per poter scegliere al meglioha spiegato Maria Vicario, presidente della Federazione Nazionale dei Collegi Ostetriche. Ma quali sono questi elementi che dobbiamo conoscere necessariamente?

  • ll numero di parti effettuati dalla struttura rappresenta sicuramente un dato da prendere in considerazione: “Evitare quelle dove ne avvengono meno di 500 l’anno, più rischiose perché meno in grado di fronteggiare eventuali emergenze e non in grado di fornire assistenza ginecologica, ostetrica e neonatologica h24“, commenta Maria Vicario.
  • Per gravidanza plurima o con complicanze come diabete, eccessivo aumento di peso o pressione troppo alta, cercare un punto nascita di livello due (che accoglie gravidanze da 34 a 37 settimane) o tre (con gravidanze sotto le 34), che assicurano, rispettivamente, cure subintensive o terapia intensiva neonatale.
  • Prendere in considerazione la percentuale di parto cesareoche in Italia varia molto da regione a regione o all’interno della stessa regione e dipende molto dagli operatori. Se se ne abusa può essere rischioso“.
  • Nel cosa in cui si voglia procedere con una partoanalgesia, controllare sulla Carta dei Servizi che il punto nascita l’assicuri h24.
  • Chiedete se vi sarà consentito avere il vostro compagno vicino durante il travaglio, il parto e nelle due ore successive.
  • Di fondamentale importanza è la possibilità di scegliere la posizione durante il travaglioper cercare di contenere il dolore“.
  • Dovete frequentare il corso di accompagnamento alla nascita organizzato dall’ospedale, “un modo per acquisire competenze e conoscere operatori e strutture“.
  • La possibilità di donare le cellule del cordone ombelicale dovrebbe essere consentita per legge e viene prelevato in tutta sicurezza per mamma e figlio non prima di 60 secondi dopo la nascita“.
  • Il post-partum è importantissimo: controllare se il rooming in, o affidamento del neonato alle cure della madre sin dalle prime ore di vita, è di 24 ore o solo diurno, “valutando che si può essere molto stanche e doloranti dopo un parto“.
  • Accertatevi che sia possibile usufruire del bonding, “ovvero la possibilità, dopo il parto, di trascorrere alcune ore insieme al padre e al figlio per facilitare la genitorialità“.
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