Strage nel cuore di Ankara, almeno 37 i morti. Il governo turco sa chi sono i terroristi

Un’autobomba è esplosa ieri pomeriggio accanto a un bus fermo nei pressi di piazza Kizilay ad Ankara. Il bilancio parla di 37 morti, tre dei quali deceduti nella notte in ospedale e una settantina di feriti, di cui almeno 15 sono gravi.

Erano le 18.54 quando ad Ankara vicino la centrale piazza Kizilay una berlina bianca si ferma accanto ad un autobus. Pochi istanti dopo la terribile esplosione. Per 23 persone non c’è stato scampo, sono morte sul colpo, fino a questo momento i morti sono 37, cifra destinata a salire dato il numero elevato dei feriti gravi. Secondo le prime indiscrezioni trapelate dagli inquirenti a far saltare in aria l’autobomba sarebbero stati due kamikaze. Il Premier Turco Ahmet Davutoglu e i servizi segreti sono già a conoscenza del nome dell’attentatore che presto verrà rivelato.

I terroristi devono sapere che per quanto sanguinoso sarà il loro odio non riusciranno a piegarci e scuoterci, ovunque essi colpiscano. La risposta e la condanna della comunità internazionale sarà ferma, unanime, risolutaQuesta è quanto riporta una nota di Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi si dichiara costernato sia per l’attentato ad Ankara sia per quello in Costa D’Avorio. Sempre nella giornata di ieri un commando di uomini armati è entrato in un resort nella località di Gran-Bassam in Costa D’Avorio, il gruppo al grido di Allah Akhbar ha sparato uccidendo quattro europei, tra cui un francese e un tedesco. 16 in tutti i morti dell’attentato rivendicato dai movimenti Al Murabitun e Al-Qaeda nel Maghreb islamico.

Per quanto riguarda l’attentato di Ankara è l’ultimo dopo quello ancora più terribile di appena 5 mesi fa in cui persero la vita 102 persone. Dopo la tragedia in Turchia i social network vanno a rilento e secondo quando si è appreso, il Consiglio supremo della radiotelevisione ha vietato di trasmettere immagini della scena dell’attacco o delle vittime. Nel resto del mondo su Twitter e su Facebook si manifesta il cordoglio.

Foto Credits: Facebook

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