Primarie Usa, oggi maratona elettorale in Ohio. Il meccanismo del sistema elettorale americano

Mentre anche in Italia si discute delle primarie, negli Stati Uniti proseguono le votazioni per le Primarie Repubblicane. Ecco le differenze tra i due modelli.

In questi giorni si parla spesso delle primarie sia in Italia che negli Stati Uniti. Per molti le votazioni negli States sono un modello da seguire. Ma come funzionano? La prima grande differenza tra le primarie americane e quelle italiane è che le prime sono regolate da leggi statali. La più importante è quella per la registrazione al voto. Negli Usa per votare è necessario effettuare una registrazione e al momento della sottoscrizione dare una preferenza politica, questo passaggio serve sopratutto per rendere l’accesso alle primarie più semplice.

Come da noi possono partecipare alle primarie americane solo le persone che si sono iscritte nelle liste elettorali, ma ogni stato del paese in merito alle elezioni ha la sua legge e il processo delle primarie dura all’incirca sei mesi. Esistono primarie aperte, l’elettore può votare il candidato che vuole, primarie chiuse, dove si può scegliere solo determinate persone. In passato esisteva anche la blanket primary, la primaria coperta dove l’elettore al seggio riceveva una sola scheda con tutti i candidati. Il sistema è stato dichiarato incostituzionale nel 2000.

Secondo i sondaggi Donald Trump potrebbe vincere sia in Florida che in Illinois, battendo il senatore Marco Rubio con un vantaggio di oltre venti punti e Ted Cruz. Mentre in Ohio il cavallo vincente è John Kasich. Questo è quanto emerge dall’ultimo sondaggio del Wall Street Journal/Nbc. Oggi martedì 15 marzo le urne per le votazioni sono di nuovo aperte e vedremo chi la spunterà tra i concorrenti repubblicani per la Casa Bianca.

Foto Credits: Twitter

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