Primo Maggio, Mattarella ricorda Regeni, Solesin e le studentesse Erasmus

Ieri in occasione del Primo Maggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel suo discorso al Quirinale, ha ricordato Giulio Regeni, Valeria Solesin e le studentesse Erasmus morte nell’incidente stradale in Catalogna.

Sergio Mattarella ha rivolto un pensiero commosso, nel corso del suo intervento per la cerimonia al Quirinale in occasione della festa del Lavoro, anche a Valeria Solesin e Giulio Regeni: “le mani assassine che li hanno portati via agli affetti delle loro famiglie e dei loro amici sono diverse ma li voglio accomunare perché amavano ciò che stavano facendo e pensavano che la serietà dello studio avrebbe aperto per loro e per altri la strada per un lavoro utile alla società“. Ai due giovani ricercatori il presidente della Repubblica ha associato “le ragazze morte nell’incidente in Catalogna“, elogiando l’importanza dell’esperienza Erasmus.

A Roma il tradizionale evento musicale promosso da Cgil, Cisl e Uil e che richiama in piazza San Giovanni in Laterano decine e decine di migliaia di persone si è aperto con la dedica a Regeni e la sua foto, quella che tutti ormai conoscono bene, era sui maxischermi allestiti nell’area. “C’era un ragazzo di 28 anni che amava la liberta. Si chiamava Giulio Regeni. Chiediamo giustizia e libertà per quel ragazzo che è in ognuno di noi“. Questo è il messaggio fatto avere dai genitori del ricercatore ai giovani in piazza, e con loro a tutta Italia. (LEGGI ANCHE:CONCERTO PRIMO MAGGIO 2016 A ROMA, LE FOTO DAL BACKSTAGE [ESCLUSIVA])

A Roma inoltre ha sfilato il sindacato Ugl. Tante testimonianze di sindacalisti di base dell’Ugl sulle aziende in crisi e poi il comizio finale del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone. Cosi’ il 1 Maggio dell’Ugl organizzato a Roma, tra il Palazzo della Civilta’ del Lavoro e la sede di Confindustria, sotto lo slogan “Italia, Lavoro, Partecipazione’. “Noi rappresentiamo dei lavoratori e dei sindacalisti coraggiosi che oggi hanno voluto raccontare la realta’ delle loro aziende in crisi”

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