27 agosto, lutto nazionale: funerali delle vittime a Ascoli con Mattarella e Renzi

238 persone estratte vive dalle macerie: domani proclamato lutto nazionale, si terranno i funerali delle vittime del terremoto del centro Italia.

Il bilancio delle vittime è sconfortante e la terra continua a tremare: non c’è pace per il centro Italia che non riesce a rialzarsi dopo il terremoto che l’ha costretta in ginocchio. I funerali delle vittime marchigiane si terranno domani mattina, sabato 27 agosto, ad Ascoli Piceno in Duomo. Saranno celebrati dal vescovo Monsignor Giovanni d’Ercole e sarrano presenti anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi. Lo ha annunciato il presidente della Regione Marche, nella riunione con la presidente della Camera Laura Boldrini e i parlamentari delle Marche: “Sarebbe stato un segnale bruttissimo se lo Stato non avesse deciso di fare un funerale collettivo e solenne per le vittime del terremoto” ha detto la presidente della Camera. “Le famiglie stavano già per portare via le salme”, invece non sarà così. “Dal Governo siamo ancora in attesa di sapere chi parteciperà”.

Prima di andare ad Ascoli Mattarella visiterà anche alcune delle zone colpite dal terremoto, tra le quali Amatrice. Le esequie saranno celebrate alle 11,30 nella palestra adiacente all’ospedale Mazzoni. Palazzo Chigi ha proclamato per sabato una giornata di lutto nazionale con l’esposizione di bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio italiano. Sono 268 i morti secondo l’ultimo bilancio della Protezione Civile, tracciato dal capo del dipartimento di emergenza, Titti Postiglione. A pagare il tributo più pesante è Amatrice con 208 morti, 11 ad Accumoli, 49 nella zona di Arquata nelle Marche. I feriti ospedalizzati sono 387.

Il governo intanto ha stanziato 50 milioni per i paesi terremotati ma”non sono gli unici che stanzieremo, servono solo per gli interventi di super emergenza” ha rassicurato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti ad “Unomattina estate” su Raiuno. “Adesso bisognerà fare la conta dei danni con i sindaci e le regioni, la quantificazione e poi si interverrà con ulteriori fondi e provvedimenti. Ieri abbiamo cominciato un percorso“.

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