Omicidio Melania Rea. Parolisi cacciato dall’esercito

L’appello di Gennaro Rea padre di Melania Rea, la giovane mamma uccisa con 36 coltellate nel 2011 dal marito, è stato accolto: il caporal maggiore Salvatore Parolisi, è stato cacciato dall’esercito

Quell’uomo ha ucciso la moglie davanti alla loro figlia, si è macchiato di un delitto orribile e non si è mai assunto le sue responsabilità, ma può restare un soldato? Può godere dei privilegi concessi a chi appartiene all’Esercito, come scontare la pena in un carcere militare a cinque stelle?“. Erano queste, come si legge sul settimanale Giallo, le domande che si poneva il papà di Melania Rea. La risposta è finalmente arrivata ed è un no. Per il Ministero della Difesa infatti, Parolisi, che si è macchiato di un reato imperdonabile e ingiustificabile, non è più un militare ed è per questo che verrà a breve trasferito da un carcere militare ad uno civile. La perdita di status militare del marito di Melania Rea, nonchè la cessazione del rapporto di impiego con l’Amministrazione della Difesa, è arrivata il 13 luglio 2016.

Melania

A comunicarlo alla famiglia Rea con una nota, è stato Alberto Russo, capo di gabinetto del ministro della Difesa Pinotti: “Gentile signor Rea, Le comunico che in data 16 giugno 2016 la Direzione generale per il personale militare ha decretato la perdita di status militare di Salvatore Parolisi nonché la cessazione del rapporto di impiego con l’Amministrazione della Difesa a far data dal 13 luglio 2016. Il trasferimento di Parolisi presso un istituto di pena civile verrà eseguito una volta disposto dalla competente Procura Generale di Perugia, già in tal senso formalmente interessata da codesto ministero“.

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