Rapiti 2 italiani in Libia, si teme per le loro vite

Nella mattina del 20 Settembre sono stati rapiti due italiani in Libia. Lo ha riferito la Farnesina precisando che si tratta di due dipendenti della Con.I.Cos (Contratti Internazionali Costruzioni) di Mondovì. I due italiani sono stati sequestrati insieme a un cittadino canadese nella città libica di Ghat, nella regione meridionale del Fezzan, a pochi chilometri dal confine con l’Algeria

Sono Bruno Cacace, 56enne residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, 66enne della provincia di Belluno. Si tratta di due dipendenti della Con.I.Cos (Contratti Internazionali Costruzioni) di Mondovì. Questa mattina sono stati sequestrati da alcuni uomini mascherati e armati che li hanno costretti a salire su un fuoristrada, con loro anche un cittadino canadese. Secondo quanto riferisce il sito libico “el Wehda”, i tre sarebbero operai di una azienda italiana, la Conicos, che ha condotto i lavori di manutenzione della pista dell’aeroporto della città di Ghat. Gli operai sarebbero stati sequestrati dopo che l’auto sulla quale viaggiavano era stato bloccata da uomini armati non identificati. I due italiani e il canadese erano in viaggio verso la loro sede situata a Bir Tahala, a nord del centro abitato di Ghat, nella provincia meridionale del
Fezzan. Lo riferisce il sito “Libya Akhbar”. Secondo le prime indiscrezioni insieme a due cittadini italiani e al canadese sarebbe stato sequestrato anche l’autista residente nella città Ghat.

Libia

I rapitori hanno aperto il fuoco contro di loro e poi li hanno prelevati, ha riferito al sito Masrawy.com un membro del consiglio municipale di Ghat. La stessa fonte ha aggiunto che “l’autista che accompagnava i tre è stato trovato con le mani legate in una zona desertica” e ha rivelato che a fornire tali particolari sulla dinamica del sequestro sarebbe stato proprio l’autista abbandonato dai sequestratori. La Con.I.Cos (Contratti Italiani Costruzioni) opera da decenni in Libia con numerose commesse di ingegneria civile e ha la sua sede centrale a Tripoli, ma anche uffici a Derna, Bengasi e, appunto, Ghat. Sarà la procura di Roma ad indagare sul rapimento. L’apertura del fascicolo processuale è subordinata ad una prima informativa dei Ros che arriverà a breve a piazzale Clodio e, come per episodi analoghi, si procederà per sequestro di persona con finalità di terrorismo.

Photo Credits: Twitter

Impostazioni privacy