In libreria

Questa settimana la rubrica di Velvet News “In Libreria” consiglia cinque novità editoriali di diverso genere: un romanzo potente sulla Firenze medicea; una nuova storia sulle nostre origini; nuove rivelazioni sulla Banda della Magliana; Una storia di coraggio nell’orrore di Ravensbrück, il campo di concentramento femminile; Dalle guerre sannitiche alle invasioni barbariche, i combattimenti e gli scontri che hanno avuto per protagonista la città eterna.

I Medici. Una dinastia al potere di Matteo Strukul (Newton Compton):
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Firenze, 1429. Alla morte del patriarca Giovanni de’ Medici, i figli Cosimo e Lorenzo si trovano a capo di un autentico impero finanziario, ma, al tempo stesso, accerchiati da nemici giurati come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, esponenti delle più potenti famiglie fiorentine. In modo intelligente e spregiudicato i due fratelli conquistano il potere politico, bilanciando uno spietato senso degli affari con l’amore per l’arte e la cultura. Mentre i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore procedono sotto la direzione di Filippo Brunelleschi, gli avversari di sempre continuano a tessere le loro trame. Fra loro c’è anche una donna d’infinita bellezza, ma dal fascino maledetto, capace di ghermire il cuore di un uomo. Nell’arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finirà in prigione, rischiando la condanna a morte. Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, questo romanzo narra la saga della famiglia più potente del Rinascimento, l’inizio della sua ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, mercenari svizzeri sanguinari

 

 

 
La vendetta di Roma di Douglas Jackson (Newton Compton):
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Roma, 66 dopo Cristo. Gli uomini di Nerone danno la caccia agli ultimi sopravvissuti che hanno preso parte alla cospirazione di Pisone. Eppure, nonostante le vipere siano state eliminate con il ferro e il fuoco, il giovane imperatore, sempre più instabile, sente che il suo potere si sta indebolendo. In Giudea, i ribelli hanno battuto il suo esercito; in Germania le legioni sul Reno sono in agitazione; in Spagna il governatore trama contro di lui. Ma la minaccia più pericolosa arriva da Oriente, dove Nerone teme che il generale Corbulone si stia preparando a marciare contro Roma. Gaio Valerio Verre, eroe di Roma, viene inviato ad Antiochia, ma una volta lì scopre che Corbulone non è affatto interessato a Roma, ma cerca anzi di contrastare la minaccia rappresentata dal re dei Parti, Vologase. In inferiorità numerica, Corbulone marcerà, con Valerio al suo fianco, oltre il fiume Tigri, per incontrare Vologase in un confronto che deciderà il futuro dell’impero.

 

 

 

La peggio gioventù di Francesco Crispino (Newton Compton):
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Roma, 18 ottobre 1972. In un bar del quartiere popolare di Tor Marancia è radunato un gruppo di amici, la piccola malavita che controlla i traffici della zona. Sergio, ex promessa del pugilato, è il capo indiscusso. La sua parola è legge nella borgata. Improvvisamente una Fiat 125 si ferma davanti al locale e i colpi di arma da fuoco saturano l’aria. Un episodio di cronaca nera che occuperà le prime pagine dei giornali dell’epoca, destando allarme in una città che si è ormai lasciata alle spalle gli anni della dolce vita ed è attraversata da una spirale di violenza incontrollabile. A infiammare lo scontro tra le bande ci pensa lo spietato e sanguinario Danilo, detto il Camaleonte, che anni dopo compirà un salto decisivo nella sua carriera criminale, entrando a far parte della famigerata Banda della Magliana. Alle vicende dei due rivali si intrecciano, anche sentimentalmente, quelle drammatiche di Chiara e Fabiana, ragazze perdute dal destino già segnato. Un romanzo unico e straordinario che racconta la storia della peggio gioventù, i protagonisti di quella generazione spregiudicata che, tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, ha trasformato per sempre il volto della città eterna.

 

 

Le ragazze senza nome di Martha Hall Kelly (Newton Compton):
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A New York, Caroline Ferriday sembra avere tutto ciò che desidera, con il suo posto al consolato francese e un nuovo amore all’orizzonte. Ma il mondo di Caroline cambia per sempre quando, nel settembre del 1939, l’esercito di Hitler invade la Polonia e minaccia di arrivare in Francia. A un oceano di distanza da Caroline, Kasia Kuzmerick, un’adolescente polacca, sente la propria spensierata giovinezza scomparire mentre si dà da fare nel suo ruolo di corriere per il movimento di resistenza. In quel clima teso, tra occhi attenti e vicini sospettosi, un passo falso può avere conseguenze disastrose. Per l’ambiziosa giovane dottoressa tedesca Herta Oberheuser, un annuncio per una posizione di medico al servizio del governo sembra il biglietto vincente per abbandonare una vita di desolazione. Una volta assunta, però, si trova intrappolata in un regno di segreti e potere, dominato dagli uomini del Reich. Le vite di queste tre donne entrano in collisione quando accade l’impensabile e Kasia viene deportata a Ravensbrück, il famigerato campo di concentramento nazista per sole donne. Le loro storie si incrociano da New York a Parigi, dalla Germania alla Polonia, mentre Caroline e Kasia si sforzano di rendere giustizia a coloro che la storia ha dimenticato.
Le grandi battaglie di Roma antica di Andrea Frediani (Newton Compton):

le-grandi-battaglie-di-roma-antica_8301_x1000Dalle guerre sannitiche alle invasioni barbariche, l’antica Roma fu protagonista di molte battaglie decisive per la storia dell’umanità. In questo volume, trionfali vittorie si alternano a drammatiche disfatte, in una coinvolgente successione di brillanti condottieri e improvvisati strateghi, di ciascuno dei quali apprendiamo caratteristiche e comportamenti peculiari: il carisma di Scipione l’Africano, la lucidità del console Nerone, il folle coraggio di Decio Mure, le frustrazioni di Crasso e il genio di Cesare. Senza mai ignorare i più famosi tra i loro nemici: ecco dunque il genio tattico di Annibale, l’infantile irruenza di Pirro, la fi erezza di Vercingetorige e la crudeltà di Attila. E molti altri. Ma ammiriamo, in queste pagine, anche la forza della legione e del soldato romano, vero strumento – per più di un millennio – di conquista e di dominio, di repressione, ma anche di pace.

 

 

 

 

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