Terremoto, altri 500 militari contro gli sciacalli pronti al saccheggio

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, rassicura i cittadini colpiti dal terremoto in Umbria e Marche: “Altri soldati per difendervi” dagli sciacalli pronti a rubare nelle case abbandonate perché inagibili.

Terremoto di Umbria e Marche: è l’ora oscura degli sciacalli. Decine di migliaia di sfollati temono in queste ore di abbandonare case, aziende, bestiame, attività commerciali e negozi anche per il più che fondato timore di chi, senza scrupoli, è pronto al saccheggio di tutto ciò che trova sotto le macerie e nelle abitazioni abbandonate.

Dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, arriva però una prima rassicurazione alle popolazioni colpite dal sisma, fornita in un’intervista al Messaggero: altri 500 militari si aggiungeranno al più presto a quelli già presenti per vigilare sulle case di chi ha perso tutto. E combattere senza sosta gli sciacalli. Dal canto suo il premier Matteo Renzi fa sapere sulla sua Enews che “Venerdì (4 novembre, ndr.) il Consiglio dei Ministri approverà un altro Decreto Legge” sul terremoto “che snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia. I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa”.

Non sarà una sfida facile, non sarà una sfida breve. Ma abbiamo messo in campo una struttura che ci farà superare ogni difficoltà e ricostruire tutto com’era – scrive ancora il premier nella sua newsletter Enews -. Ci vorrà del tempo, ci vorrà tanta fatica. Ma l’Italia è più forte della fatica. Ed è più forte anche del tempo. Noi ricostruiremo tutto”. A proposito delle gare per la ricostruzione Renzi ha annunciato che queste saranno monitorate da Cantone e Tronca.  “Sì a regole più semplici ma certezza assoluta della trasparenza, con gare monitorate dalla struttura guidata da Cantone e Tronca” confermando che al presidente Anac (Autorità nazionale anticorruzione), Raffaele Cantone, sul monitoraggio degli appalti per i territori colpiti dal terremoto, sia affiancato il prefetto Francesco Paolo Tronca, già commissario a Roma.

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