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Angela Deppiu, 66 anni, di Sassari è l’ultima vittima del femminicidio che in Italia non accenna a terminare. Nel 2016 già molti i casi, in tutto il Paese.
L’ultima in ordine di tempo è Angela Deppiu, 66 anni. Angela è morta bruciata viva nella sua villetta alla periferia di Sassari, in Sardegna. Secondo le accuse è stata picchiata selvaggiamente dal marito Nicola Amadu, 67 anni, suo compagno da oltre 40 anni e padre dei suoi figli. La sua “colpa” era quella di aver chiesto la separazione. Il marito, pazzo di gelosia e di rabbia, l’avrebbe presa a pugni e calci, poi l’avrebbe cosparsa di benzina dandole fuoco.
Sono ancora tante, troppe le donne – mogli, compagne, partner – che vengono massacrate dai loro uomini. E molto spesso la scintilla che innesca la furia omicida del maschio è la fine della relazione che il marito / compagno non accetta in alcun modo. In Italia, i due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Il 16% delle donne è stata vittima di episodi di stalking e circa il 30% ha subito violenza fisica (percosse, aggressioni con l’acido e altri episodi) o sessuale.
Ricordiamo solo alcuni fra i più violenti casi di questo anno che ancora non è terminato. A 33 anni a Sant’Antimo, vicino Napoli, è stata uccisa a colpi di pistola, Stefania Formicola. Il marito, Carmine D’Aponte, le ha avrebbe sparato con la sua pistola dopo che lei aveva detto che voleva separarsi. Giulia Ballestri, 39 anni, è stata uccisa a bastonate nella villa di famiglia a Ravenna lo scorso 18 ottobre. Della sua morte è accusato il marito e padre dei suoi due figli Matteo Cagnoni. L’uomo, noto dermatologo assiduo dei salotti televisivi, aveva sostenuto un evento contro il femminicidio un anno prima della morte della moglie.
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