Francia, allarme terrorismo: 6 arresti. Mercati di Natale nel mirino dei jihadisti

Sventati dalle forze dell’ordine possibili attentati al mercato di Natale di Strasburgo, visitato da due milioni di persone. Due arresti anche a Marsiglia.

È stato un fine settimana di allarme terrorismo in Francia. E torna la paura che i jihadisti possano colpire con l’avvicinarsi del Natale un Paese ancora sotto shock per gli attentati di Parigi, dei quali da pochi giorni si è ricordato il primo l’anniversario. I servizi segreti francesi hanno arrestato sei persone sospette. Quattro persone sono state catturate a Strasburgo e due a Marsiglia. Secondo il canale tv Europe 1, i quattro di Strasburgo, in paticolare, “stavano preparando un’azione imminente”.

Nel mirino ci sarebbe stata, secondo questa ricostruzione, la sede del commissariato di Strasburgo, ma anche il mercato di Natale più famoso di Francia, che comincia venerdì prossimo 25 novembre, a un mese esatto dal Natale, nella capoluogo dell’Alsazia. Ogni anno quasi 2 milioni di persone si recano a visitarlo. Il quotidiano “Le Parisien” riporta che i quattro fermati a Strasburgo e uno dei due fermati a Marsiglia si conoscevano perché erano tornati dalla Siria e avevano dei legami con i terroristi che commisero la strage della sala concerti Bataclan il 13 novembre 2015 a Parigi.

Gli arrestati, stando a quanto emerso finora, erano monitorati costantemente dalle forze dell’ordine da alcune settimane e negli ultimi giorni si erano mostrati molto “nervosi” mentre aspettavano “una fornitura di armi”. Gli arresti di Strasburgo sono scattati nei quartieri di Nehof e Meinau, gli stessi in cui fu smantellata una cellula affiliata all’Isis. Il primo ministro francese, Manuel Valls, ha ribadito proprio in questi giorni che il paese rimane sotto un’alta minaccia terroristica. Lo stato di emergenza (dichiarato dalla notte di quel 13 novembre 2015) resterà in vigore almeno fino alle elezioni presidenziali nella primavera 2017.

Francia, allarme terrorismo: 6 arresti. Mercati di Natale nel mirino dei jihadisti

 

Photo credits: Twitter

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