Choc a Napoli: violenta aggressione

Nella città partenopea una madre è stata selvaggiamente picchiata da una babygang mentre cercava di difendere i suoi due figli.

Altro episodio durissimo accaduto nel pieno della movida napoletana. Una madre 52enne, Maria Rosaria, e i suoi due figli, Raffaele e Vincenzo, sono stati picchiati da un gruppo di ragazzi minorenni  tra i baretti di via Bisignano, nel quartiere di Chiaia. I due giovani, entrambi maggiorenni, hanno avuto la peggio e uno di loro ha riportato una lussazione alle dita di una mano; la madre, invece, è stata medicata all’ospedale San Paolo, con una prognosi di cinque giorni per i colpi ricevuti alla testa e al torace.

Sembrerebbe che i due giovani, vittime del pestaggio, conoscessero i ragazzi, tutti minorenni, che li hanno aggrediti. Il fatto, avvenuto in serata, sarebbe dovuto a una lite nel pomeriggio tra i figli della donna e la babygang, che avrebbe poi invitato i due ragazzi qualche ora più tardi con il pretesto di un chiarimento. In realtà la faccenda è degenerata ed è partito un violento scontro. Un amico dei due maggiorenni è corso a chiamare la madre, la quale si è precipitata in strada nel tentativo di salvare i figli.

Ma la babygang non ha avuto pietà nemmeno di lei ed ha continuato a tirare pugni e calci contro le loro vittime. La donna, dopo l’aggressione, ha raggiunto una delle volanti poste nell’area per sorvegliare l’ordine pubblico e ha denunciato il fatto. La polizia ha immediatamente individuato i quattro ragazzi, che sono stati accusati di lesioni e riaffidati ai genitori d’intesa con la Procura per i minorenni.

La madre delle vittime ha espresso tutto il suo rammarico e la sua frustrazione per l’indifferenza dei passanti di fronte alla scena che si stava consumando, senza che nessuno intervenisse nel tentativo di aiutarli. A ciò si aggiunge la preoccupazione di tutti i residenti per una zona troppo agitata e sconvolta dalla movida, in particolare nel fine settimana, quando si registrano diversi episodi di questo genere.

polizia

Photo Credits: Facebook

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