Terrorismo, l’Italia rinuncia all’estradizione del Mullah Krekar

Terrorismo: la Procura norvegese ha annunciato in una nota di aver ricevuto una lettera in cui il Ministero della Giustizia italiano ritiene la richiesta di estradizione del Mullah Krekar “svuotata” di ogni base dopo la sentenza di un tribunale italiano di marzo. Era sospettato di essere al vertice di una rete jihadista curda di respiro europeo, conosciuta come Rawti Shax e ritenuta legata allo Stato Islamico. La premier norvegese Erna Solberg: “Dobbiamo accettarlo”.

L’Italia ha ritirato la richiesta di estradizione dalla Norvegia di Najmaddin Faraj Ahmad, noto come Mullah Krekar. Ad annunciarlo è stata la Procura norvegese attraverso un comunicato in cui non si spiegano le motivazioni che hanno indotto il Ministero della Giustizia italiano a comunicare con una lettera il passo indietro. Nella missiva inviata da Roma, il ministero cita la sentenza di un tribunale italiano che, nel marzo scorso, ha svuotato di ogni requisito la richiesta di estradizione, ma non precisa né il dispositivo di quella sentenza né il motivo per cui si sia impiegato così tanto tempo per ritirare la richiesta di estradizione dalla Norvegia.

Il Mullah Krekar torna in libertà, per la soddisfazione del suo avvocato, Brynjar Meling, che ha dichiarato: “È una vittoria del diritto, che dimostra come non sia possibile dissimulare un’espulsione dietro una domanda d’estradizione. È una sconfitta per quelli che ci hanno provato” le sue parole riportate da ‘La Repubblica’.

Rifugiato in Norvegia dal 1991,  il Mullah Krekar era implicato in un’indagine italiana anti terrorismo, sospettato di essere al vertice di una rete jihadista curda di respiro europeo, conosciuta come Rawti Shax e ritenuta legata allo Stato Islamico. Era stato arrestato in Norvegia nel novembre del 2015. Sette arresti erano stati eseguiti dai carabinieri del Ros in Italia ed il nostro Paese aveva quindi presentato richiesta di estradizione del Mullah alla Norvegia, accolta la scorsa settimana dalla Corte Suprema di Oslo. Ora, ecco la rinuncia. Il commento della Premier norvegese Erna Solberg: “Dobbiamo accettarlo”.

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Photo Credits: Twitter

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