Referendum, il No vince sul Sì con 20 punti di distacco. I numeri regione per regione

Da Nord a Sud è un plebiscito per il No, al referendum costituzionale di ieri 4 dicembre. Il Sì ha vinto solo in Toscana, Emilia-Romagna e a Bolzano

Altro che Paese diviso a metà. Altro che possibile risultato sul filo di lana. Al referendum costituzionale di ieri 4 dicembre, fortemente voluto dal premier Matteo Renzi, che oggi 5 dicembre si dimetterà consegnando il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, il No ha vinto dappertutto, da Nord a Sud, con l’eccezione di due regioni: Toscana ed Emilia-Romagna; una provincia autonoma – Bolzano – e tra gli italiani all’estero.

RISULTATI DEFINITIVI

I risultati definitivi e ufficiali, ai sensi di quanto comunica il sito web del ministero dell’Interno: il No ha ottenuto il 59,11% dei voti, pari a 19.419.507 elettori; il Sì ha ottenuto il 40,89%, pari a 13.432.208 elettori. Sono state 83.417 le schede bianche, pari allo 0,25% del totale; 306.952 le schede nulle, pari allo 0,92%; appena 1.761 le schede contestate o non assegnateIl dato dell’affluenza alle urne: 65,47 % degli aventi diritto, in pratica 33.243.845 votanti su 50.773.284 elettori. Le sezioni elettorali in Italia erano 61.551, quelle all’estro 1.618.

IL VOTO NELLE VARIE REGIONI

Dal Lazio in giù, le percentuali del No diventano fortissime, superando in molti territori del Sud, a cominciare dalla Sardegna, il 70%. Percentuali forti per il No anche al Nord: dal Piemonte alla Liguria, e dalla Lombardia al Veneto e al Friuli Venezia Giulia. Al centro, come detto, Toscana ed Emilia Romagna si rivelano l’unico baluardo del Sì. A Firenze, la città del premier Renzi, vincono i Sì, ma in Toscana, a Livorno, Lucca e Grosseto hanno prevalso i No. La Sicilia e la Sardegna sono le capitali del No. Per la precisione: 70,6% Caltanissetta, 71% Nuoro, 72,2% a Palermo e Siracura, 73% Cagliari e Oristano, addirittura tre su quattro (74%) a Catania. Risalendo, le percentuali si addolciscono: in Calabria, Puglia e Basilicata sfiorano il 70, mentre in provincia di Napoli si torna sui valori siciliani.

IL VOTO CITTA’ PER CITTA’

Roma vince il No. In provincia al 61%, in città al 59%. Il Sì sfiora la vittoria in provincia di Perugia (con i No al 50,2%), le Marche con l’esclusione di Ascoli (58%) sono quasi in equilibrio. C’è poi la Toscana interna, ovvero Firenze, Siena, Arezzo, Prato, Pistoia e Pisa: qui vince il Sì, ma non supera mai il 60%. La costa (ovvero Livorno, Grosseto, Massa-Carrara) è ancora terra dei No. Risalendo ancora, l’Emilia-Romagna. I Sì vincono a Reggio, Modena, Bologna, Ravenna e Forlì. Netto il No della Liguria che complessivamente supera il 60%, più vicini alla parità Lombardia – a Milano città vince il Sì – e Piemonte. Mentre il Nord-Est fa ponte con la Liguria e con il Sud, e i No superano il 60%. E mentre Bolzano ha votato Sì, Trento si è schierata per il No.

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