In fuga da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Napoli e latitante da luglio, aveva organizzato un pellegrinaggio a Pietrelcina (Benevento) per poter vedere la figlia senza correre il rischio di essere catturato (questo, perlomeno, è quello che si augurava lui all’origine del piano). I Carabinieri, però, hanno sorpreso S.B., nipote dei capi di un clan di Camorra attivo in particolar modo nei quartieri di Forcella e Poggioreale a Napoli, all’interno di un ristorante dopo la gita religiosa e lo hanno arrestato.
Ha organizzato il pellegrinaggio a Pietrelcina, paese natale di Padre Pio nei pressi di Benevento, della famiglia di un suo affiliato e ha inserito nel gruppetto anche sua figlia, in modo da poterla vedere senza correre il rischio di essere catturato dalle forze dell’ordine (questo, perlomeno, è quello che si augurava l’uomo all’origine del piano). I Carabinieri, però, hanno scoperto tutto, lo hanno colto di sorpresa al ristorante e lo hanno arrestato.
S.B., nipote dei capi di un clan di Camorra attivo in particolar modo nei quartieri di Forcella e Poggioreale a Napoli, sfuggiva ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Napoli ed era latitante dal luglio scorso.
I preparativi per il viaggio non sono sfuggiti ai militari della Catturandi del Nucleo investigativo di Napoli che, notiziato il pm Henry John Woodcock della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno seguito fin dall’alba e a partire da Napoli i movimenti del gruppo. Giunti sul posto, il gruppo di 5 ‘pellegrini’ ha fatto il giro classico previsto dalla gita religiosa, poi è entrato in un ristorante facendo apparecchiare per 6 e ordinando per tutti. Mentre le portate cominciavano ad arrivare in tavola, il latitante è emerso dalla folla di pellegrini ed è entrato nel locale. I Carabinieri sono intervenuti bloccando tutti e ammanettando l’uomo.
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