Caso Poletti, il figlio Manuel: “Ho ricevuto minacce di morte”

Manuel Poletti, direttore di “Setteserequi” e figlio del ministro del Lavoro Giuliano, ha presentato un esposto ai Carabinieri dopo le offese e le minacce di morte arrivate tramite i social network a seguito della polemica sulle parole del padre e sui contributi all’editoria ricevuti dal giornale che dirige.

Non accenna a placarsi il caso Poletti (LEGGI ANCHE: CERVELLI IN FUGA, POLETTI SI SCUSA SU FACEBOOK. MA SCOPPIA LA POLEMICA SUL FIGLIO [VIDEO])Manuel Poletti – 42 anni, giornalista (nella foto in alto tratta dal suo profilo Facebook), direttore del settimanale “Setteserequi” e figlio del ministro del Lavoro Giuliano – ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Faenza “a seguito di pesanti offese ed alcune minacce di morte giunte tramite social network (Facebook in particolare) e via mail contro la mia persona e l’azienda che rappresento, la cooperativa Media Romagna di Ravenna”. Lo ha dichiarato lo stesso Poletti.

Le offese e le minacce sono scaturite dalla polemica sui contributi all’editoria ricevuti dal giornale che dirige. A tal proposito, Manuel Poletti aveva dichiarato a ‘Radio Capital’: “La nostra azienda rispetta la legge. Sono sereno. Non mi sento un privilegiato, faccio con passione il mio lavoro da vent’anni dopo dieci anni di precariato. Mi sono costruito un percorso professionale, sono pubblicista dal 1999 e professionista dal 2011. Ora mi laureo”.

Ad accendere la ‘scintilla’ sono state le parole del padre Giuliano. Nel corso di un colloquio con alcuni giornalisti a Fano, il ministro del Lavoro aveva detto: “Bisogna correggere un’opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100mila, ce ne sono 60 milioni qui. Sarebbe a dire che i 100mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono rimasti qui sono tutti dei ‘pistola’. Permettetemi di contestare questa tesi. Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”.

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Photo Credits: Facebook/Twitter

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