Dipartimento di Pubblicca Sicurezza, i dati ufficiali del Capodanno 2017 su prevenzione e incidenti

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha appena comunicato i dati del Capodanno 2017, concernenti gli esiti dei servizi predisposti per la prevenzione ed il rilevamento degli incidenti derivanti dall’uso dei prodotti pirotecnici.

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La rilevazione dei dati è stata effettuata con la procedura informatizzata di supporto all’analisi denominata R.I.Se.C., in collaborazione con il CED interforze.

I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti per il Capodanno 2017, hanno evidenziato un andamento che, dal punto di vista dei numeri assoluti, è apparso di ulteriore miglioramento rispetto all’andamento dei due anni precedenti, anche perché, così come avvenuto negli ultimi due anni, non si sono registrati episodi con esiti mortali.

E’ proseguito, quindi, il trend positivo di riduzione del numero totale dei feriti, assestatosi sul numero di 184 di cui 44 ricoverati, a fronte dei 190 dello scorso anno; c’è stato un incremento dei ferimenti derivanti dall’uso di armi da fuoco che risultano essere 6 rispetto ai 3 dell’anno precedente.

I dati, in relazione alla gravità delle lesioni riportate, hanno fatto registrare la seguente situazione: con riferimento ai feriti lievi con prognosi inferiore o uguale ai 40 giorni, il rilevamento di 168 casi a fronte dei 174 del 2016. Con riferimento ai feriti più gravi, cioè quelli con prognosi superiore ai 40 giorni, si contano attualmente, 12 persone ferite a fronte dei 16 dello scorso Capodanno.  48 sono stati i minorenni che hanno riportato lesioni mentre lo scorso anno erano stati 38.

Ancora una volta gli episodi più gravi devono essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali.

Tra i più gravi gli episodi occorsi a Bari dove presso l’Ospedale Policlinico sono stati ricoverati, con prognosi riservata, due persone di nazionalità albanese nati nel 1991 ed un ragazzo di anni 16 che ha riportato ferite agli arti tali da far valutare la possibilità di amputazione di una mano. Inoltre un uomo di 25 anni è stato ricoverato per lesioni causate dallo scoppio di pirotecnici.

La Polizia di Stato ha sequestrato 1209 strumenti lanciarazzi, 6 armi comuni da sparo; 4.817 munizioni, 2.754 chili di polvere da sparo, 77.383 chili di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps, 6.382 di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o “CE” perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione.

Tra i motivi principali che hanno legittimato i provvedimenti di sequestro vi sono, l’eccedenza dei carichi detenuti dai titolari delle licenze, l’illecita detenzione da parte di chi non ne aveva titolo e la natura illegale degli stessi prodotti sequestrati dovuta a mancanza di marcatura CE ovvero di preventivo riconoscimento e classificazione da parte di questo Ministero.

Anche quest’anno i dati riferibili ai sequestri testimoniano come l’attività info-investigativa, condotta sul territorio dalle Forze di Polizia, abbia consentito di prevenire l’illecita immissione in commercio di grandi quantitativi di prodotti pirotecnici illegalmente detenuti.

Photo credits: Ufficio Stampa Polizia di Stato

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