Omicidio Antonella Lettieri, Fuscaldo resta in carcere: decisive le tracce del Dna

Il Tribunale del riesame conferma l’impianto accusatorio a carico di Salvatore Fuscaldo. Il presunto assassino di Antonella Lettieri rimarrà in carcere. 

Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha deciso che Salvatore Fuscaldo resta in carcere. L’uomo è accusato dell’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa di 42 anni assassinata l’8 marzo nella sua abitazione di Cirò Marina. Dopo 21 giorni di reclusione nella casa circondariale di Crotone, le speranze di ritornare in libertà per Salvatore si sono spente: è stata rigettata l’istanza presentata dalla difesa dell’uomo e discussa nell’udienza del 4 aprile scorso. Le motivazioni saranno depositate successivamente.

Un nuovo tassello nella vicenda investigativa e giudiziaria, ricca di colpi di scena, che aveva preso avvio nella mattina del 9 marzo quando venne scoperto il cadavere di Antonella Lettieri, uccisa brutalmente nella serata precedente. Salvatore Fuscaldo era finito nel mirino degli inquirenti quasi subito, già nel secondo giorno delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica. La svolta decisiva era arrivata dai primi accertamenti tecnici curati dai biologi del Reparto Investigazioni Scientifiche: alcune tracce di sangue rinvenute sull’Alfa Romeo 156 dell’uomo erano risultate compatibili con quelle della vittima. Dalla sera del 16 marzo Salvatore Fuscaldo è sottoposto a fermo da parte dei Carabinieri.Il giudice per le indagini preliminari di Crotone, Michele Ciociola, aveva convalidato il fermo disponendo a suo carico la custodia cautelare in carcere. Dopo alcuni giorni, durante le ricerche in una zona alla periferia della città, i Carabinieri avevano ritrovato un paio di stivaletti con delle tracce di sangue su cui i Ris avevano rinvenuto del Dna riconducibile al presunto assassino, mentre il sangue è risultato essere della Lettieri. Un altro ritrovamento importante contro Fuscaldo è stata la trapunta macchiata di sangue riconducibile alla vittima.

La decisione da parte del Tribunale del riesame di Crotone è arrivata a distanza di 2 giorni dalla discussione della richiesta di remissione in libertà nella quale il legale di Fuscaldo, l’avvocato Franscesco Amodeo, aveva fatto leva sul presunto inquinamento della scena del crimine.

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