Siria, è guerra totale: gli Usa sparano 59 missili verso la base delle armi chimiche di Assad [VIDEO]

Alle 2:30 ora italiana della notte fra giovedì 6 e venerdì 7 aprile gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili cruise verso la base aerea siriana da cui si presume sia partito l’attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib che lo scorso 4 aprile aveva provocato la morte di circa 80 civili fra cui una trentina di bambini.

AGGIORNAMENTO ORE 12:45 – L’attacco missilistico americano, secondo quanto riporta RaiNews.it, ha causato la morte di 9 civili, tra cui 4 bambini. Lo ha riferito l’agenzia stampa ufficiale siriana Sana. Già in mattinata il governatore della provincia di Homs, dove si trova la base al Shayrat colpita da Washington, aveva riferito di vittime civili in un villaggio nei pressi della base. Nell’attacco al sito militare, hanno perso la vita anche 6 soldati.

Si tratta di missili Tomahawk, come riporta il sito web dell’Ansa, lanciati da due navi americane di stanza nel Mediterraneo. È il primo attacco diretto degli Usa alla Siria dall’insediamento del presidente Donald Trump. Quest’ultimo non aveva preannunciato l’operazione, sebbene in giornata il suo messaggio sulla crisi siriana fosse stato più netto che nei giorni precedenti. “Nessun bambino dovrebbe soffrire” come hanno sofferto quelli siriani, aveva dichiarato Trump. E ha aggiunto che il bombardamento americano in Siria è nel “vitale interesse della sicurezza” degli Stati Uniti. La Siria ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha sottolineato Trump. E ha chiesto al mondo di unirsi agli Usa “per mettere fine al flagello del terrorismo”.

Siria, è guerra totale: gli Usa sparano 59 missili verso la base delle armi chimiche di Assad

LA REAZIONE DELLA RUSSIA

“La Russia prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell’Onu“, ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale (Parlamento) russo. Il Comitato di Difesa della Duma di Stato (la Camera bassa) russa afferma che l’attacco missilistico degli Stati Uniti contro la Siria potrebbe peggiorare i rapporti tra Mosca e Washington, nonché portare a un ampliamento dei conflitti armati in Medio Oriente. Da parte sua il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, ha però precisato: “È inaccettabile accusare qualcuno” per il presunto attacco chimico “finché non viene condotta una indagine internazionale completa e imparziale”.

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ISRAELE, LA GERMANIA E LA TURCHIA

Anche Israele condanna il governo di Assad per quanto accaduto: “I due attacchi avvenuti a Idlib, quello chimico omicida sui civili e quello all’ospedale locale, sono stati condotti su ordine diretto e dietro progettazione del presidente siriano Bashar Assad, mediante aerei da combattimento siriani”, ha detto il ministro della Difesa israeliana Avigdor Lieberman in un’intervista al giornale Yediot Ahronot. “È una vergogna che non ci sia stata una risoluzione del consiglio di sicurezza dell’Onu” ha commentato Angela Merkel. “Su questo proprio coloro che si rifiutano, devono riflettere su che responsabilità si assumono”, ha aggiunto. Alcuni elementi fanno pensare che l’attacco sia provenuto dal regime di Assad, ha anche detto la cancelliera. E il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accusa: “Con le armi chimiche, Assad ha ucciso 150 civili. Allah li vendicherà. Anche noi faremo la nostra parte”.

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Photo credits: Twitter; video credits: RepTv

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