Ferito “per errore” a 15 anni in un agguato da Far West

Colpito a Napoli da una pallottola vagante destinata a un ex collaboratore di giustizia, l’adolescente se la caverà. Stava giocando a pallone con gli amici. Due killer a volto coperto volevano uccidere un uomo poco distante che si è salvato. 

Shock fra la gente nel quartiere di Marianella a Napoli. Un ragazzo di appena 15 anni è stato ferito da un colpo di arma da fuoco intorno alle 19.30 di ieri 1 luglio in piazza Bernardino Tafuri. Lo scrive Nino Falco sul quotidiano partenopeo Il Mattino. Stando alle ricostruzioni dei carabinieri l’adolescente, che stava giocando a calcio con alcuni amici, sarebbe stato colpito da una pallottola vagante, che in realtà era destinata a un ex collaboratore di giustizia che si trovava ad alcuni metri di distanza.

Si tratta quindi di un agguato criminale in piena regola, in mezzo alla folla, non lontano dalla metropolitana. Effettuato, a quanto sembra, da due killer a bordo di uno scooter e a volto coperto. L’uomo adulto che i carabinieri ritengono fosse il vero obiettivo dei sicari, dopo l’esplosione del colpo, è scappato e si è rifugiato infatti nella stazione della metro di Marianella. Il ragazzo ferito non si sarebbe accorto subito di essere stato centrato da una pallottola; se ne sarebbe reso conto soltanto quando, toccandosi la natica, si è sporcato di sangue. Il giovane, che non ha nessun rapporto con la criminalità, è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e accompagnato al Pronto Soccorso del San Giovanni Bosco, dove i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo ma hanno deciso di trattenerlo per accertamenti e per valutare un intervento chirurgico per rimuovere la pallottola.

I carabinieri di Marianella, incaricati delle indagini insieme ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia Vomero – scrive ancora Il Mattino – hanno rinvenuto un bossolo sul luogo della sparatoria e hanno acquisito i nastri di alcune telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso i due killer sullo scooter. I militari hanno sentito alcuni dei testimoni, anche se nessuno sarebbe stato in grado di fornire, per il momento, elementi preziosi per identificare i sicari. Ascoltato dagli investigatori anche il presunto reale obiettivo dell’agguato, un 41enne, che aveva deciso di interrompere la collaborazione con la giustizia per non stare lontano dai familiari.

il golfo di Napoli

Photo credits: Twitter, Facebook

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