Un operaio di 43 anni, Stefano Gentili, scomparso la sera del 14 giugno scorso dopo avere cenato con i genitori nella loro casa di Podenzano, in provincia di Piacenza, è stato ritrovato dai soccorritori in buone condizioni di salute in Liguria.
Dopo tre settimane di ricerche che non si sono mai fermate, Gentili è stato individuato e raggiunto da alcuni volontari della Croce Rossa di Rezzoaglio, località nell’entroterra genovese, mentre vagava per la strada in stato confusionale. A chi lo ha trovato, ha raccontato di essere sopravvissuto per 21 giorni cibandosi delle bacche trovate nei boschi.
Il ritrovamento in realtà è stato quasi casuale, nei boschi della alta Val d’Aveto, sull’Appennino genovese, a cavallo fra Liguria ed Emilia Romagna. In base al racconto dei genitori di Gentili, la sera del 14 giugno scorso l’uomo avrebbe dovuto recarsi, come sempre, in una ditta di Gossolengo (Piacenza) per lavorare al turno di notte. Invece ha imboccato la strada verso la Liguria e precisamente verso la Val Trebbia, fino a lasciare l’automobile in località La Squazza, nel comune di Borzonasca. Lì si è scatenata la caccia all’uomo, a cui hanno partecipato i carabinieri della compagnia di Sestri Levante, i vigili del fuoco, due squadre del soccorso alpino e i volontari della Protezione Civile di Rezzoaglio.
Dopo essere stato ritrovato in stato confusionale e con la barba lunga, Gentili è stato portato per motivi precauzionali all’ospedale di Sestri Levante. Qui ha raccontato a medici e inquirenti di avere vagato per tre settimane per i boschi della Val d’Aveto, cibandosi di bacche e ricorrendo ad altri piccoli espedienti. La notizia del ritrovamento di Gentili è stata accolta con emozione dalla comunità di Podenzano. “Quando ho dato ai miei concittadini la buona notizia – ha raccontato il sindaco Alessandro Piva – c’è stato un grande applauso. Segno che la gente non si era rassegnata e credeva ancora fortemente nel lieto fine della vicenda”.
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