Daria Bignardi lascia la Rai. E non chiede la buonuscita

La direttrice di Rai Tre, Daria Bignardi, ha deciso consensualmente con l’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo di concludere il suo rapporto di lavoro. Senza il riconoscimento di alcuna buonuscita economica. Al suo posto il vicedirettore Stefano Coletta.

Daria Bignardi lascia la Rai e dunque la direzione di Rai Tre. Era stata nominata dal vecchio direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto, renziano. Lo rende ufficiale l’azienda, comunicando “la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro in corso con la Dott.ssa Daria Bignardi la quale ritiene ormai concluso il proprio percorso lavorativo nella società”. La Bignardi, è scritto nella nota Rai, “non ha richiesto il pagamento di alcuna buonuscita

Alla direzione di Rai Tre Bignardi, secondo quanto scrive l’Huffington Post, sarà sostituita in corsa dal suo vicedirettore Stefano Coletta, una figura storica dentro Rai Tre, con grande esperienza di palinsesti, un tecnico che è stato il braccio destro degli ultimi tre direttori della rete.

I vertici Rai – da poco rivoluzionati con l’addio di Antonio Campo Dall’Orto e la promozione a nuovo direttore generale del già direttore del Tg1, Mario Orfeo – “ringraziano Daria Bignardi per il lavoro svolto, la professionalità dimostrata e le capacità organizzative e artistiche sempre poste pienamente al servizio della società, componenti che hanno permesso a RaiTre di realizzare sotto la sua direzione una programmazione di qualità, la sperimentazione di nuovi format e di raggiungere livelli di audience che la posizionano quale terza rete generalista italiana”.

Daria Bignardi considera da parte sua l’esperienza di questi mesi “unica e preziosa, sia da un punto di vista dell’arricchimento professionale che da quello umano” e “ringrazia la Presidente, i Consiglieri di amministrazione, il Direttore Generale e il precedente Direttore Generale che le ha proposto l’incarico, tutti i dipendenti e collaboratori di Rai con i quali ha condiviso quotidianamente il suo lavoro”.

Photo credits: Twitter, Facebook

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