Lodi, il capotreno aggredito “da un africano” si era inventato tutto: denunciato

Davide Feltri, 45 anni, capotreno di Trenord, ha confessato: si era inventato di essere stato accoltellato da un uomo di colore sul Regionale delle 7 da Piacenza a Milano Greco Pirelli.  Il caso comunque era stato risolto dalla procura di Lodi grazie ai filmati delle telecamere delle ferrovie. L’uomo è stato accusato, dunque, di calunnia e simulazione di reato.

Il capotreno ha quindi ammesso di essersi inventato l’episodio dell’aggressione e di essersi autoprocurato le lesioni con un coltello preso a casa sua a causa di uno stato di esasperazione dopo diversi episodi in cui, durante il controllo sui treni, persone senza biglietto lo avevano più volte insultato e minacciato.

COME HA FATTO A PROCURARSI LA FERITA

Il controllore sarebbe andato in bagno, qui si sarebbe conficcato nella mano il coltello quindi sarebbe uscito sbloccando le porte della carrozza per simulare che l’aggressore si fosse gettato fuori a treno in corsa e poi, dalla successiva stazione di Santo Stefano Lodigiano, si è fatto portare in ospedale. L’uomo aveva raccontato di essere stato accoltellato da uomo di colore, un ghanese di 25 anni, fornendo agli investigatori anche una descrizione dettagliata del suo aggressore. Secondo la sua versione iniziale, sarebbe riuscito salvarsi proteggendosi l’addome con la mano.

INCASTRATO DA TELECAMERE E FOTO SU FACEBOOK

Ma gli inquirenti fin da subito hanno avuti dubbi. Dalle telecamere, infatti, risultava che il giorno dell’aggressione con il capotreno non ci fosse nessuno: sarà anche accusato di interruzione di pubblico sevizio oltre che di calunnia e simulazione di reato. Sono state anche le foto subito postate su Facebook dopo la finta aggressione a incastrare il capotreno. Proprio la prima foto postata, che ritraeva il coltello nella mano, è stata analizzata nel dettaglio dalla Scientifica e poi considerata la spia del fatto che qualcosa, nel suo racconto, non andava.

ERA SCATTATO UNO SCIOPERO DI SOLIDARIETA’

La notizia dell’aggressione aveva creato un allarme sicurezza, in particolare tra i dipendenti di Trenord che avevano proclamato uno sciopero per chiedere maggior protezione per il personale sui convogli. Il 24 luglio tutti i treni della Lombardia si erano fermati per quattro ore: l’adesione era stata alta.

Photo credits: Twitter, Facebook

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