L’Aquila, il centro è sempre zona rossa. E i residenti devono firmare una “liberatoria”…

Qual è la situazione a L’Aquila a oltre 8 anni dal terremoto che ha distrutto la città il 6 aprile 2009? Perché esiste ancora una zona rossa molto vasta e i residenti devono “liberare” il Comune da ogni responsabilità per eventuali danni? Il punto della situazione alla luce dell’ultima ordinanza che detta le regole. E dopo l’abbattimento della Casa dello Studente, il simbolo del terremoto.

L’AQUILA: UNA ZONA ROSSA IN “EVOLUZIONE”

La ricostruzione dopo i terremoti del 2016 che hanno colpito diversi paesi dell’Abruzzo, oltre a tutta l’area del Centro Italia attorno al Reatino e ai Monti Sibillini, procede a rilento. Le scosse sismiche continuano a martoriare questa terra, come quella di magnitudo 3,7 di stanotte davanti a Vasto. E L’Aquila non trova pace. Da pochi giorni è stata abbattuta definitivamente la Casa dello Studente, simbolo del terremoto (al suo posto un memoriale), e con l’ordinanza del 28 luglio scorso il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha aggiornato la delimitazione della zona rossa nel centro storico.

ALMENO TRE REVISIONI 

Nel periodo di emergenza, sottolinea Mattia Fonzi sul sito news-town.it, le zone interdette a residenti non autorizzati, pedoni e veicoli erano pattugliati da militari giorno e notte attraverso check point. Poi, dopo lo sciame sismico del 2012, ci fu una ridefinizione della zona rossa dall’allora sindaco Massimo Cialente. A seguito del terremoto dello scorso anno sull’Appennino centrale fu emessa un’altra ordinanza ancora.

LA MAPPA È CHIARA: IL CENTRO È OUT

Riproduciamo qui la mappa della zona rossa dell’Aquila come è adesso, ad agosto 2017, così come riportata dal sito news-town.it. Le zone interdette abbracciano – a 8 anni e 4 mesi dal terremoto – quasi la metà dell’intero centro storico. Se poi si considera, scrive Mattia Fonzi, l’area che di solito viene considerato “centro” della città – ossia la porzione di territorio tra gli assi viari di via Strinella, via XX Settembre, viale Duca degli Abruzzi e viale della Croce Rossa – allora la percentuale di vie nelle quali l’accesso è vietato sale vertiginosamente.

E I RESIDENTI? DEVONO DARE UNA “LIBERATORIA” AL SINDACO

L’ordinanza del sindaco Biondi stabilisce inoltre che “ai residenti ed ai professionisti con alloggio o studio professionale ubicati nella zona rossa del centro storico cittadino è consentito l’accesso e transito solo previa debita autorizzazione“. Per ottenere tale autorizzazione, indispensabile altrimenti non si può entrare in zona rossa, i residenti devono però firmare un’autodichiarazione dove si sollevano “il sindaco” e i dipendenti dell’amministrazione “da qualsiasi responsabilità civile e penale derivante da danni a persone o cose occorsi durante la permanenza nelle suddette aree”. Sembra una resa. Come se L’Aquila fosse ormai una città senza speranza.

L'Aquila, il centro è sempre zona rossa. E i residenti devono firmare una "liberatoria"...

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