Nell’anniversario della fondazione del Partito unico dei lavoratori, oggi 10 ottobre, un’apparente calma carica di tensione aleggia sui venti di guerra in Corea del Nord. Il dittatore Kim Jong-un non ha festeggiato con un altro test missilistico, come spesso è accaduto in passato in occasione di importanti ricorrenze del regime. Ma la situazione resta molto tesa dopo un nuovo scambio a distanza di messaggi bellicosi avvenuto nel weekend tra Washington e Pyongyang.
MINACCE VIA SOCIAL
Trump ha continuato con le minacce, sia via twitter sia con un riferimento alla “quiete prima della tempesta” nel corso di una cena con alti papaveri militari. Kim ha ribadito la volontà di perseguire simultaneamente il programma missilistico-nucleare e i piani di miglioramento economico.
LA SORELLA DI KIM: È LEI CHE COMANDA?
La novità che ha catturato l’attenzione internazionale è stata la promozione della meno che trentenne sorella del leader, Kim Yo Jong (aveva già un ruolo di vicedirettrice delle attività di propaganda), nel Politburo del partito: una dimostrazione della fiducia che il fratello maggiore ha in lei e un nuovo tassello di continuità dinastica.
IL MISTERO DEL FRATELLASTRO MORTO
Ma la dinastia familiare dei Kim annovera fra le solide stanze del suo potere anche molte ombre. Ed emerge adesso che sulla faccia di Kim Jong-nam, il fratellastro maggiore del leader nordcoreano Kim Jong-un, trovato morto il 13 febbraio all’aeroporto di Kuala Lumpur, la capitale della Malesia, è stata versata una dose di gas nervino “agente Vx” pari a 1,4 volte circa quella considerata letale. Raja Subramaniam, chimico del governo malese, ha detto nella testimonianza al processo in corso alla Shah Alam High Court contro Siti Aisyah e Doan Thi Huong, le due donne accusate dell’aggressione, di non poter dire direttamente se la dose sia stata sufficiente a ucciderlo. Il giallo si infittisce.
Photo credits: Twitter