Sicilia, sorelle anziane massacrate in casa: fermato un 30enne. Grazie alle videocamere

Svolta decisiva nel caso del duplice omicidio a Ramacca, in provincia di Catania. Il 13 dicembre due sorelle di 70 e 79 anni, Lucia e Filippa Mogavero, sono state uccise con particolare ferocia a coltellate. Fermato un trentenne del luogo, incastrato dalle telecamere. Il movente sarebbe una maldestra rapina finito nella maniera più tragica.

La notizia è riportata da Repubblica online. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, le sorelle Mogavero sarebbero state picchiate e accoltellate durante un tentativo di rapina. Nubili e casalinghe, vivevano in un’abitazione vicino alla villa comunale insieme a una terza sorella, un’insegnante che al momento del duplice delitto era a scuola. È stata lei, tornando a casa, a scoprire la strage. Tragica la scena che le si è presentata davanti occhi: il corpo di una delle sorelle uccise è stato trovato in un ripostiglio, l’altro riverso nella camera di letto. Le vittime sono state raggiunte da una serie di fendenti sferrati con un coltello su più parti del corpo.

I carabinieri hanno sottoposto a fermo di polizia con l’accusa di omicidio un uomo di trent’anni pregiudicato di Ramacca. Sarebbe stato lui ad assassinare le due donne in un maldestro tentativo di rapina. L’autore del delitto è stato incastrato anche grazie alle telecamere di sorveglianza di alcune case private e dei negozi che si trovato accanto a via Archimede, l’abitazione delle due donne.

Era stato duro, a caldo, il commento del procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera: “È l’ennesimo massacro che si registra nel Calatino, sono già 7 gli omicidi registrati. Alcuni dei quali molto efferati. Lavoriamo in condizioni molto difficili. La scena del delitto è raccapricciante. Donne picchiate e colpite con arma da taglio. Bisogna fermare questo massacro. Noi e le forze dell’ordine siamo impegnati al massimo con i problemi di organico e anche legati al territorio e alla criminalità presente”.

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Photo credits: Twitter, Facebook

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