Si lancia in auto verso i fedeli: terrore al Santuario di Pompei. “L’ho fatto per Allah”

Evoca “episodi di attentati terroristici” la vicenda avvenuta lunedì scorso 26 marzo a Pompei, dove un ragazzo algerino ha percorso contromano, su un’auto rubata, una strada nei pressi del santuario. Si è schiantato contro le fioriere a protezione della basilica.

Il giovane ha percorso in controsenso via Bartolo Longo affollata di pedoni, poi si è schiantato contro le fioriere di cemento sistemate per proteggere la basilica di Pompei da attacchi terroristici. Giudicato martedì 27 marzo per direttissima, Othman Jridi, 21 anni, è stato condannato dal giudice monocratico di Torre Annunziata (Napoli). Il magistrato – riferiscono organi di stampa – ha anche chiesto al pm di valutare se trasmettere gli atti al pool antiterrorismo della Procura di Napoli.

Il giovane, sul quale pendono due provvedimenti di espulsione emessi in Italia e Francia, dovrà ora scontare due anni e otto mesi di carcere per furto di auto e false dichiarazioni. Lunedì i carabinieri, avvisati dai vigili urbani che lo avevano sorpreso in auto davanti alla basilica, lo hanno bloccato mentre tentava di nascondersi su un bus.

Durante l’udienza processuale, il 21enne ha recitato una litania in arabo e ha ammesso l’assunzione di sostanze psicotrope prima di mettersi alla guida “per sentirsi più vicino ad Allah”. Secondo quanto risulta, dopo avere mentito sulla sua identità ai carabinieri, subentrati nelle indagini ai vigili urbani, Jridi ha continuato a mentire sul suo indirizzo: ha fornito quello di un connazionale e, quando è arrivato sul posto accompagnato dai militari, gli ha sussurrato in arabo: “Dì che vivo qui, sennò mi arrestano”. 

Photo credits: Twitter