Allarme Roma, tir entra nella zona anti terrorismo: la nota della Questura

Minaccia terrorismo a Roma: nella mattinata di oggi, venerdì 30 marzo, un tir con targa turca è entrato nell’area di massima sicurezza del centro storico della Capitale, nonostante la green zone tracciata dalla Questura nelle scorse ore in vista delle festività di Pasqua. Il camion ha imboccato il Lungotevere, poi ha percorso via del Corso fino ad arrivare a pochi metri da Montecitorio, prima di essere bloccato dai Carabinieri all’altezza di piazza San Lorenzo in Lucina. L’autista, un uomo di mezza età, è apparso sorpreso e ha spiegato di non sapere nulla della green zone tracciata dalla Questura per contrastare la minaccia terroristica. La Questura: “Si è trattato di una normale operazione di Polizia, nel corso della quale un mezzo pesante non autorizzato è stato fermato dalle pattuglie in servizio e, accertata la buona fede dell’autista, è stato riaccompagnato sull’itinerario corretto”. 

poco più di 24 ore dall’istituzione della green zone tracciata dalla Questura per contrastare la minaccia terroristica in vista delle festività di Pasqua, un tir con targa turca – nella mattinata di oggi, venerdì 30 marzo – è entrato nell’area di massima sicurezza del centro storico.

Secondo la ricostruzione riportata dal sito de ‘La Repubblica’, il camion ha prima imboccato il Lungotevere, poi si è trovato lungo via del Corso fino ad arrivare a pochi metri da Montecitorio, prima di essere bloccato all’altezza di piazza San Lorenzo in Lucina dai Carabinieri, arrivati a bordo di una gazzella a sirene spiegate. L’autista (un uomo di mezza età) è apparso sorpreso e ha spiegato di non sapere nulla dei divieti istituiti per le feste.

Ecco la nota della Questura: “Si è trattato di una normale operazione di Polizia, nel corso della quale un mezzo pesante non autorizzato è stato fermato dalle pattuglie in servizio e, accertata la buona fede dell’autista, è stato riaccompagnato sull’itinerario corretto. La circostanza dimostra la assoluta reattività del dispositivo di sicurezza della ‘green zone’, che non prevede chiusure predefinite ai varchi ma, come più volte chiarito, controlli rigorosi e capillari”.

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