Governo, Di Maio rinuncia a fare il premier? Tutte le ipotesi in campo

Conto alla rovescia per i partiti al fine di giungere, dopo due mesi dal voto, a un accordo che consenta la nascita di un governo politico per l’Italia. Lunedì 7 maggio ultimo giro di consultazioni del Presidente della Repubblica.

Sono ore di attesa che la Lega con tutto il centrodestra e il M5s si stanno prendendo prima di gettare la spugna e consegnare nelle mani del presidente della Repubblica l’indicazione di una soluzione che faccia uscire il Paese dallo stallo. Oppure rilanciare con una nuova proposta. Si affaccia l’ipotesi di una rinuncia di Di Maio alla premiership in cambio di uno strappo di Salvini con Berlusconi.

Il segretario della Lega ha fatto la sua ultima offerta al M5s chiedendogli un accordo per governo a tempo che possa portare a una nuova legge elettorale e sterilizzare l’aumento dell’Iva. Una soluzione che non soddisfa appieno il Movimento, ma tuttavia ancora in piedi per ricucire un dialogo con la Lega, rimasto del resto l’unico interlocutore possibile. “La risposta a Salvini è da valutare ma la sua offerta veramente arriva in ritardo”, si sbilancia il senatore M5s Vito Crimi che, intervistato da Maria Latella che gli chiede un pronostico sulle chance di un accordo tra M5s e Lega, è in qualche modo possibilista: “Metà e metà. L’altra metà e che si voti a giugno”.

Luigi Di Maio tornerà in Tv nelle prossime ore e lì, con molte probabilità, potrebbe dare la sua ultima parola. Resta il fatto che gran della base e molti esponenti M5s danno come chiusa la porta. Tant’è che lo stesso Crimi aggiunge che “Salvini non è credibile, ogni volta cambia posizione: e comunque – prosegue – noi le condizioni le abbiamo poste da tempo, ci sediamo a un tavolo e discutiamo di temi per cittadini. Ma discutono Luigi Di Maio e Salvini. Punto. Senza terzi incomodi”. Una situazione in veloce divenire. Ieri, in serata, si è svolto un altro vertice tra i Cinque Stelle per decidere le prossime mosse. E si fa largo l’ipotesi di un Di Maio disposto a un passo indietro sulla premiership in cambio di uno strappo del Carroccio con il leader forzista. Ipotesi che alla Lega non dispiacerebbe.

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Photo credits: Twitter

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