Omicidio Elena Ceste, la ricostruzione shock del movente a “Il Terzo Indizio”

Dopo quattro anni dalla terribile morte di Elena Ceste, la 37enne madre di quattro figli, Barbara De Rossi torna con Il Terzo Indizio sul brutale omicidio dedicando la puntata speciale di questa sera, 6 luglio 2018, alla donna.

Era il 24 gennaio del 2014 quando Elena Ceste è scomparsa nel nulla. Aveva soltanto 37 anni ed era sposata da più di 15 anni con Michele Buoninconti. Insieme avevano costruito una famiglia composta da ben quattro figli, ma il loro rapporto, purtroppo, non era tutto rose e fiori. Dopo diversi mesi dalla scomparsa della donna, precisamente il 18 ottobre del 2014, venne trovato il corpo privo di vita della donna nelle acque del Rio Mersa, nelle campagne di Asti, a circa un chilometro dalla sua abitazione a Costigliole d’Asti. 

Cosa sia successo effettivamente la mattina della scomparsa ad Elena Ceste è un mistero. La mamma di 4 figli era sparita nel nulla dopo che il marito aveva accompagnato i bambini a scuola. Per mesi si sono susseguiti gli appelli di Michele Buoninconti che, ai microfoni di diverse trasmissioni televisive, raccontava la sua verità descrivendo per filo e per segno cosa aveva visto tornando a casa. Dopo mesi e mesi di indagini e le molteplici prove raccolte la Procura accusò proprio l’uomo dell’omicidio della moglie. Per tali ragioni il 29 gennaio del 2015 il vigile del fuoco fu arrestato mediante l’applicazione delle misure cautelative.

Nel luglio del 2015 ha preso il via il percorso giudiziario che ha visto soltanto Buoninconti a rispondere del delitto, nonostante quest’ultimo si professasse innocente. Il primo grado di giudizio si è concluso con una condanna a 30 anni di reclusione (massimo della pena prevista dal rito abbreviato). Il 15 febbraio 2017, nonostante la difesa abbia provato a ribaltare la condanna, i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Torino hanno confermato la sentenza del primo grado. Il 17 maggio scorso la Cassazione ha posto la parola fine sul caso confermando la condanna emessa dai precedenti gradi di giustizio. Secondo quanto ricostruito, il vigile del fuoco avrebbe ucciso la moglie Elena Ceste perché non tollerava più i comportamenti della donna. Buoninconti secondo la ricostruzione era convinto che la moglie lo tradisse. I 4 figli della coppia, fino al giorno dell’arresto del padre, erano rimasti con Michele Buoninconti nella villetta di Costigliole d’Asti, successivamente sono stati affidati ai nonni materni. I genitori di Elena Ceste, con l’aiuto degli altri familiari, continuano ancora oggi ad occuparsi di loro.

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